Una riforma da gridare vendetta al cielo. Elisabetta Gardini (FDI) colei che l’ha presentata. I condomini morosi invece di essere perseguiti vengono agevolati perché le imprese creditrici potranno rifarsi non solo sul c/c condominiale e, in caso di assenza di fondi, direttamente sui condòmini che hanno pagato, che dovranno pagare pure per i morosi. Una riforma che invece di regolamentare gli insolventi fa in modo che siano i soliti fessi a rimetterci. Come al solito in Italia, chi paga è penalizzato e i furbi continueranno a fare i furbi invece. Nel 1800 in Inghilterra chi non pagava finiva al gabbio per debiti.
Il testo di ‘sta riforma dice che: In caso di bilancio in rosso, i creditori potranno rivalersi anche sui condòmini in regola, che manterranno un diritto di regresso nei confronti dei morosi. In più, l'amministratore potrà richiedere decreti ingiuntivi contro i morosi dopo l'approvazione del rendiconto, che può avvenire entro 180 giorni dalla chiusura dell'anno contabile e non entro 6 mesi dalla chiusura dell'esercizio. Allungando i tempi per l'avvio dell'iter destinato al recupero dei crediti. Il disegno di legge, inoltre, introduce la detraibilità delle spese condominiali ordinarie in sede di dichiarazione dei redditi, come avviene per quelle sanitarie. Una misura che, oltre ad abbassare l'impatto del carico fiscale sui condomini, mira a incentivare la regolarità nel pagamento delle rate, magra consolazione.
Non vi stiamo ad elencare tutti i 17 articoli di questa, chiamiamola riforma, invitandovi ad informarvi presso il vostro amministratore, considerato il fatto che l’Italia è il Paese che ha più proprietari di case, e se del caso… signori scendete in piazza perché non è giusto che chi non paga abbia sempre una scappatoia nei confronti di chi in Italia si comporta da cittadino onesto.
In chiusura si potrebbe ventilare la possibilità che pure l'onesto decida di essere disonesto, e se nessuno paga più? Scatafascio totale.
Aghe










