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MAGGIO 2924

Data pubblicazione: 02-05-2024
 
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Napoli è piena di turisti non favoriti dal bel tempo che, muniti di ombrelli e impermeabile acquistati dai soliti venditori di strada,  hanno affollato ed affollano le strade del centro.  Ci corre una riflessione su questa marea di gente sbarcata per le vie cittadine. A Santa Brigida code lunghissime davanti ad una nota pasticceria  e i residui di carte e cartacce nei vicoli adiacenti, con le proteste di altre strutture costrette a fare da 'spazzini' per pulire. Idem sulla via Toledo con i molti esercizi che vendono pizze, pizzette e pizzettine, lo stesso su via Chiaia e dintorni. Il fenomeno non riguarda solo Napoli, ma direi tutto lo Stivale, le città turistiche sono diventate dei 'mangifici', chi va al ristorante (i meno) chi invece si sofferma su le tante offerte di cibo 'stradale' (i più) con il conseguente abbandono di carte, di bottiglie, e quant'altro extra contenitori (pieni fino all'orlo). Insomma un assalto 'mangereccio'. Un salto nella piazza più grande d'Europa, Piazza Garibaldi, e nel vicoletto di via Milano dove, una nota pasticceria famosa per le sfogliatelle ha la fila quotidiana nonostante davanti al magazzino il suolo sia sprofondato, con la rete arancione  a mo' di avviso. (Ma per quanti secoli terremo la rete? O bisogna aspettare che la strada sprofondi insieme ai mangiatori di sfogliatelle in fila?).

Venezia giustamente ha messo la tassa di 5 euro per accedere al Centro cittadino, un modo per cercare di contenere gli 'assalti' del turismo 'mordi e fuggi', cosa che probabilmente copieranno altre destinazioni per arginare la marea di gente che arriva in questi luoghi del nostro bel Paese che trabocca di storia, cultura ed antichità.

Turismo che porta benessere? Ce l'auguriamo soprattutto per quegli esercizi che non sfornano pasticcini pizzette e fritturine o gadget  con stampata la faccia di Maradona.

Aghe