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ANGELO DEI VISCONTI RIVIVE ATTRAVERSO IL FIGLIO

Data pubblicazione: 16-05-2025
 

Tutti gli appassionati della musica napoletana e gli addetti ai lavori ricordano sicuramente l’artista Angelo Dei Visconti, all’anagrafe Angelo Giaquinto, scomparso il 23 giugno 2023. Cantante, attore, musicista e volto pubblico noto, per più di 60 anni ha esercitato la sua professione portando in giro per l'Italia le più belle canzoni degli anni 60/70/80 rendendo omaggio ai più grandi artisti dell'epoca. Ha cominciato la sua brillante carriera, giovanissimo, aveva appena 12 anni, quando fu scoperto dal maestro Vincenzo Napolitano che lo aveva sentito cantare in una cerimonia di famiglia e gli aveva proposto subito di cantare alcuni ritornelli di canzoni napoletane durante le esibizioni della banda lirico/sinfonica Città di Marigliano. Era fatta, da quel momento entrò a far parte del Musical Club di Marigliano con il nome d'arte Angelo Bruno, in considerazione della sua carnagione mora. Trascorso qualche anno, conobbe il chitarrista Gianpiero Gallone di Somma Vesuviana, insieme decisero di formare il gruppo "I VISCONTI", di cui Angelo era batterista e voce solista, e incisero il loro primo 45 giri dal titolo “Un Giorno/Il Peccatore”. Dopo alcuni anni, pensò di proseguire la carriera come solista e iniziò a partecipare a varie trasmissioni di carattere nazionale come: Sette Voci con Pippo Baudo e Pronto Raffaella con Raffaella Carrà, su Rai Uno, Intervideo negli studi di Rete 5, attuale Canale 5, in rappresentanza dell’emittente campana CRT canale 34, classificandosi al secondo posto con il brano "Desiderio" dopo Riccardo Fogli. Nel 1980 prese parte al Festival della Canzone Napoletana e Nuove Tendenze con il brano “Cchiu' Forte d’’o sole” risultando vincitore morale del Festival e ricevendo il primo premio della Stampa e della Critica. Come attore è stato scritturato per molte sceneggiate dell'epoca sempre nel ruolo del generico primario, ovvero il cattivo, e ha lavorato con Pino Marchese, Enzo Di Domenico, Mario Merola, Mario Trevi, Pino Mauro, Mauro Nardi istaurando con loro degli ottimi rapporti umani.  Nel 1987 Angelo realizzò uno spettacolo favoloso, un vero e proprio show, con 8 musicisti e 6 donne al suo fianco tra cantanti, coriste e ballerine, tre ore di spettacolo, in cui si passava dalle più belle canzoni classiche napoletane alle più famose cover degli anni 60 concludendo con un quadretto folkloristico in abito popolare e con la maschera di Pulcinella, il tutto sponsorizzato da Tv Sorrisi e Canzoni unitamente alla Regione Calabria. Ebbe un grandissimo successo, si fecero 158 serate lavorative tra la Calabria e la Campania. Questo spettacolo era richiestissimo ed è stato portato in giro, con professionalità e tanto cuore, fino a pochi mesi prima della sua prematura scomparsa. Spesso ripeteva le seguenti parole che testimoniano il suo legame con l’arte: “Mi sento felice solo sul palco mentre canto, perché' la musica per me è vita, è amore, è tutto". Nel 2012 fu contattato dal Dott. Pietro Gargano, il quale gli chiedeva l'autorizzazione per inserirlo nella "Nuova Enciclopedia Illustrata della Musica Napoletana", opera monumentale in sei volumi: di Angelo si parla nel secondo volume, alle pagine 391/392. Adesso il figlio, che ha scelto come nome d’arte Enzo Bruno (ricordando lo pseudonimo del padre), ha voluto omaggiarlo e ricordarlo con un lavoro discografico dal titolo “Le Canzoni che cantava papà”, inserendo anche due dei suoi brani più conosciuti, uno in particolare "Cchiu' forte' d' o' sole” con il quale Angelo dei Visconti ha ricevuto tante soddisfazioni dal pubblico, che lo acclamava in ogni sua esibizione proprio per la sua voce. “Ho deciso di omaggiare mio padre, spinto anche dai tanti amici dell'ambiente che mi conoscono fin da bambino, anche io ho la musica nel mio dna fin da prima che nascessi essendo figlio d'arte, così mi sono cimentato in questa esperienza e, devo dire che, già dalle mie prime esibizioni in pubblico, sto ricevendo tante soddisfazioni e attestati di stima dagli addetti ai lavori e da gente comune che si complimentano innanzitutto per il dolce pensiero che ho avuto nei confronti di mio padre e poi per le mie interpretazioni, in tanti mi dicono che quando canto ci metto il cuore” – ha dichiarato Enzo Bruno.