Il Palazzo Reale di Napoli si apre sempre più ai cittadini ed ai turisti con l'inaugurazione di nuovi spazi che in precedenza erano chiusi al pubblico. All'inaugurazione hanno preso parte il Direttore del Palazzo Reale Mario Epifani, il Direttore Generale Musei Massimo Osanna, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l'Architetto Almerinda Padricelli, l'Architetto Giovanni Francesco Frascino e l'Architetto Stefano Gei.
I nuovi spazi riguardano: una sezione museale denominata "Museo della Fabbrica", i sottotetti del Palazzo ed il Belvedere. A tutto questo si aggiunge una mostra temporanea intitolata:"Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale.
"Rileggere il divenire di Palazzo Reale nel tempo non è solo un riepilogo delle variazioni stilistico-architettoniche susseguitesi - ha dichiarato il Ministro Gennaro Sangiuliano - bensì è un viaggio nelle viscere della storia di Napoli e del suo modo d’essere capitale di un regno. Auguro che la nuova prospettiva offerta da questa lodevole iniziativa culturale contribuisca ad ampliare l’orizzonte con cui si guarda alla meravigliosa realtà di questa città”.
“Le inaugurazioni di oggi – ha affermato Massimo Osanna, Direttore generale Musei – confermano il successo delle politiche di valorizzazione del Palazzo Reale di Napoli, sempre più dinamiche, propositive e aperte alla città. La ricca programmazione di mostre e l’apertura di nuovi spazi e percorsi rappresentano buone pratiche in linea con gli obiettivi del Sistema museale nazionale, coordinato dalla Direzione generale Musei, nell’ottica di un’offerta culturale sempre più ampia, inclusiva e accessibile".
Il MUSEO DELLA FABBRICA
Il Museo della Fabbrica si chiama così perché per "fabbrica" non si intende uno stabilimento produttivo, ma l'esposizione di ciò che ha condotto alla fabbricazione del Palazzo Reale. Si tratta di un esposizione permanente, collocata al piano terra, nel Cortile d'Onore vicino alla nuova biglietteria ed ad un prossimo bookshop, propedeutica alla visita del Palazzo che ne racconta la storia dalla posa della prima pietra ai diversi rimaneggiamenti attraverso quadri che raffigurano la facciata, la piazza, o ambienti interni, ed installazioni audiovisive che coinvolgono i visitatori nella narrazione della storia. Molto carini sono i modellini esposti del Palazzo, restaurati, dell'Ottocento degli architetti dell'epoca Antonio Niccolini e Gaetano Genovese che per gli appassionati di architettura o di casa delle bambole sono dei veri gioielli.
Il Museo della Fabbrica è stato concepito dal vulcanico Direttore del Palazzo Mario Epifani in un progetto di recupero degli spazi curato dall'Architetto Almerinda Padricelli su progetto dell'Architetto Giovanni Francesco Frascino.
Il Museo è diviso in quattro sezioni: attraverso due ingressi speculari, si accede a uno spazio austero che fa da contraltare agli ambienti sfarzosi del Palazzo.
Le prime tre sezioni propongono un percorso multimediale nella storia del palazzo dal periodo vicereale al regno borbonico fino alla fase napoleonica, con un criterio espositivo che associa opere d’arte (dipinti, vedute, frammenti di affresco) a schermi su cui scorrono altre testimonianze visive e i ritratti dei protagonisti delle vicende ripercorse da una voce narrante (con sottotitoli in italiano e inglese).
Nella sezione successiva, relativa al periodo del Regno d’Italia, sono esposti in successione i busti di re e regine fino a Vittorio Emanuele III. Il museo si chiude con il tunnel del "terrore", secondo la visione concepita dal regista Giuseppe Carrieri, in cui sono rievocati i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che danneggiarono gravemente il Palazzo.
"Il nostro obiettivo è quello di recuperare ogni traccia esistente della storia di Palazzo Reale e raccontarla al visitatore, per ricostruire l’identità di un luogo così stratificato – ha dichiarato Epifani – Da centro del potere, dopo la fine della monarchia il palazzo è diventato (complice la vicinanza col Teatro di San Carlo e con la Biblioteca Nazionale) una sorta di hub culturale, luogo inclusivo e sede di attività non esclusivamente legate alla visita del museo. Anche grazie a questo nuovo spazio espositivo e di accoglienza, Il Cortile d’Onore non sarà più un semplice luogo di attraversamento bensì una vera e propria agorà, quasi un pendant più raccolto di piazza del Plebiscito: un luogo di incontro e di eventi, aperto non solo ai visitatori del museo ma anche alla città”.
La visita è compresa nel biglietto d'ingresso dell'Appartamento Storico del Palazzo Reale.
Orario: 9.00-19.00 (ultimo ingresso h. 18.30 - chiusura mercoledì).
MOSTRA "QUATTRO SECOLI DI STORIA: LA FABBRICA DI PALAZZO REALE
Fino al 3 settembre sarà possibile visitare al primo piano nobile, nella Galleria del Genovese, la mostra "Quattro secoli di storia: la fabbrica di Palazzo Reale" che costituisce una continuità con il Museo della Fabbrica. In essa sono esposte opere che mostrano i cambiamenti nel tempo, per vicende storiche, del Palazzo.
Tutte le opere esposte sono state concesse in prestito da musei statali napoletani, dalla Reggia di Caserta, da collezioni pubbliche e private di Napoli, Roma, Firenze ed estere.
La curatela della Mostra è del Direttore Epifani, mentre l'allestimento è dell' Architetto Stefano Gei.
Il percorso è articolato in quattro sezioni:
• 1600 - 1734: I viceré e il Palazzo di Domenico Fontana;
• 1734 - 1799: La reggia di Carlo di Borbone e Ferdinando IV;
• 1799 - 1837: Progetti di riforma dalla dominazione napoleonica alla Restaurazione;
• 1837 - 1860: L'intervento di Gaetano Genovese e la fine del Regno delle Due Sicilie.
È disponibile anche un catalogo della mostra, pubblicato come numero monografico dei "Quaderni di Palazzo Reale", curato dal Direttore Mario Epifani con il coordinamento editoriale di Alessandra Cosmi, con l'introduzione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del Direttore Generale Musei Massimo Osanna e con i contributi di diversi studiosi.
La visita alla mostra è compresa nel biglietto d'ingresso dell'Appartamento Storico del Palazzo Reale.
Orario: 9.00-20.00 (ultimo ingresso h. 19.00 - chiusura mercoledì).
I SOTTOTETTI ED IL BELVEDERE
Attraverso i sottotetti, tra travi di legno nella parte sana e travi di cemento nell'ala che fu bombardata, è possibile raggiungere il torrino del Belvedere appena restaurato. Si tratta di una visita insolita, in un luogo che non è mai stato aperto al pubblico. Il torrino del Belvedere fu costruito nel 1837 ed offre una vista mozzafiato sull'intera città che si estende dalla collina di San Martino al Porto. Da settembre 2024 sarà inserito nei percorsi guidati di visita di Palazzo Reale.
Gli accurati lavori di restauro affidati all' Architetto Francesco Delizia, diretti dall' Architetto Almerinda Padricelli ed eseguiti dalla Ditta Modugno sono durati un anno e sei mesi.
Sara Buccaro