In quest’epoca nella quale la musica è inquinata da gesti trash, provocazioni e abbigliamenti a dir poco eccentrici, il suono pare che sia passato in secondo piano… E’ un rimbombare di trap, rock duro suonato male, strumenti accordati a caso che hanno solo la funzione di accompagnare con note stonate, altrettante canzoni dissonanti. In tutto questo c’è anche chi ama sentire le canzoni classiche con gli strumenti che diventano sempre più rari. Se tra coloro che suonano quest’ultimo tipo di musica con lo strumento progettato da Leonardo da Vinci, ossia la fisarmonica, c’è una giovanissima ragazza di 17 anni, questo non può che stupirci. Conosciamola e poniamo qualche domanda a lei: Sabrina De Martino di San Giorgio a Cremano.
- Come hai 'conosciuto' la fisarmonica?
"Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica all’età di 6 anni e ho conosciuto la fisarmonica un po' per gioco: mi feci comprare un organetto giocattolo, quelli che vendono sulle bancarelle nelle fiere in estate. Da lì iniziavo a riprodurre ad orecchio tutto ciò che ascoltavo, dalla classica “tanti auguri a te” alle sigle dei cartoni animati".
- Che cosa ti piace di questo strumento?
"Amo tutto del mio strumento, nonostante tutte le difficoltà che ho incontrato ed incontro ancora nello studio di esso, scopro ogni giorno qualcosa di nuovo. Inoltre è l'unico strumento al mondo che è realmente attaccato al corpo e questo fa in modo da far sentire ancora di più i movimenti e le vibrazioni dello strumento".
- Cosa provi quando lo suoni?
"Quando suono, provo fortissime emozioni. Sento di riuscire ad esprimere con le note che escono dalla fisarmonica tutto ciò che a parole non si riuscirebbe ad esprimere".
- Che musica ti piace suonare?
"Per quanto riguarda lo stile musicale, cerco di suonare un po' di tutto: non ho limiti e cerco di avvicinarmi a tutti i generi, anche in quelli dove magari la fisarmonica sembra non essere adatta e invece mi sorprende e ci sta meglio di quanto pensassi. Il mio genere preferito attualmente è il classico napoletano perché è quello su cui sto lavorando e sperimentando di più in questo periodo".
- Come ti trovi a suonare in un gruppo?
"Suonare in un gruppo penso che sia la cosa più bella che mi sia capitata. Nel mio breve percorso fin ora ho suonato in diversi gruppi: orchestre, tribute band e attualmente suono nel gruppo "Napolitudine" con Sal Esposito e ogni volta che suoniamo proviamo sempre bellissime emozioni. Suonare in un gruppo per me vuol dire avere complicità e rispetto reciproco. Prima della resa musicale deve esserci una buona intesa con tutti i componenti del gruppo, e in questo complesso ho ritrovato delle bellissime persone che rispecchiano tutto i valori che un gruppo dovrebbe avere. I sorrisi e gli sguardi che ci si scambia poi sono ciò che ci fanno amare ancora di più il fatto di essere così uniti e questo ci fa divertire tanto durante i nostri concerti".
- Com'è nata la vostra collaborazione?
"Questa collaborazione è nata grazie ad una serata. Ci chiamarono e andammo in due: voce, chitarra e fisarmonica. Da lì la cosa ci piacque molto e decidemmo così di intraprendere questo percorso con questo nuovo progetto: abbiamo aggiunto due componenti, fatto tante prove e raggiunto così un ottimo risultato".
- Come ti sei sentita quando per la prima volta ti sei esibita in pubblico?
"La prima volta che mi sono esibita in pubblico ero emozionatissima e allo stesso tempo avevo paura di sbagliare. Durante l'esibizione le mani scivolavano sulla tastiera e gli occhi erano fissi a guardare le mani per non sbagliare nessuna nota. Appena finita l'esibizione però, ero felicissima del risultato ottenuto e gli applausi ricevuti sono stati il compenso delle tante ore dedicate allo studio".
-Dove vi esibite normalmente e in quali occasioni?
"I nostri palchi variano a seconda dell'evento. Ci esibiamo in feste di piazza e feste private nei locali e gli eventi possono essere matrimoni, compleanni ecc... mentre nelle piazze portiamo il nostro spettacolo alle sagre, feste patronali o direttamente ai nostri concerti".
- Qual è il tuo sogno per il futuro?
"Il mio sogno in un certo senso si sta già realizzando. Per il futuro mi piacerebbe tanto continuare ciò che sto iniziando ora, cioè suonare e portare la mia musica e il mio strumento tra la gente, sperando di riuscire a trasmettere qualcosa che tutti possano portare sempre nel cuore".
Grazie Sabrina e speriamo che il tuo entusiasmo e la tua passione abbiano convinto e fatto interessare alla musica e alla fisarmonica qualche giovane aspirante musicista.
Gerardo Moretta