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Visita guidata al Parco e "La flora dei Lumi"

Data pubblicazione: 23-05-2025
 

Un pomeriggio tra storia, natura e fiori rococò:  Un appuntamento unico e imperdibile: visita guidata al Parco + conferenza esclusiva sui segreti delle dame del Settecento. Profumi, arte e meraviglia. Secolo femminile per eccellenza, il Settecento – anche grazie alla rocaille – vede trionfare i fiori nei giardini come nelle rappresentazioni pittoriche e scultoree e nella decorazione d’interni. Simbolo di bellezza e grazia, in grado di veicolare valori e virtù, ma anche i vizi peggiori, l’elemento floreale è anche la materia prima della cosmetica per la realizzazione di creme odorose e raffinati profumi. La sua diffusione nei giardini dei castelli reali e aristocratici è sospinta dal desiderio della nobiltà di allacciare un rapporto sempre più stretto con la Natura.
Alessandro Malinverni, storico dell’arte e della moda, specialista del Settecento, tratterà questi temi ricorrendo a tre figure femminili che incarnano emblematicamente il secolo dei Lumi nelle sue differenti tendenze: Madame de Pompadour, Madame Du Barry e Maria Antonietta. Donne intraprendenti e volitive, spesso in frizione con la corte cui pure appartengono, si sono circondate di fiori, reali e rappresentati, nelle loro splendide residenze, commissionando manufatti di altissima qualità spesso connotati da una ricca decorazione floreale.
Ore 17:00 – visita guidata al parco con Carlo Mambriani
Ore 18:00 –  19:30 – conferenza «La flora dei Lumi: fiori reali e dipinti nella Francia del Settecento» di Alessandro Malinverni in Sala Goya
ingresso gratis per chi arriva dalle 17.30

SABATO 24 MAGGIO
ConcerCorpo pagina*to alla Villa dei Capolavori: tra fiori e giardini: viaggio in Italia (45 minuti)
24 MAGGIO ore 17.15 — Il Quartetto Luigi Magnani prosegue i Pomeriggi Musicali alla Fondazione Magnani-Rocca.
Il concerto ripercorre i legami che alcuni grandi compositori intrattennero con l’Italia, lasciandosi ispirare dall’elemento floreale. Se Borodin, autore dello straordinario Quartetto in Re Maggiore, e Tchaikovsky soggiornarono in Toscana ammirandone l’arte e la natura, l’Italia fu tappa
fondamentale anche per Wagner che per il Parsifal compose il quadro delle «Fanciulle Fiore» ispirandosi ai giardini di Villa Rufolo a Ravello.
In programma:
A.Borodin, Quartetto N.2 in Re Maggiore
P.I.Tchaikovsky, Andante Cantabile dal Quartetto N.1 in Re Maggiore O.Respighi, Aria
R.Wagner, Danza delle Fanciulle Fiore da Parsifal (versione per Quartetto d’Archi)
Con il Quartetto Luigi Magnani:
Paolo Mora, violino
Michele Rossi, violino
Novella Bianchi, viola
Giacomo Fossa, violoncello
Ingresso incluso nel biglietto della mostra «Flora». Non serve prenotare.

FLORA - IL PODCAST
Cosa ci raccontano i fiori nei quadri? In questo episodio Daniela Ferrari ci accompagna in una sezione della mostra ⁠⁠FLORA⁠⁠ dove i fiori non sono solo decorazione, ma simboli carichi di significato.
Tra le rose che esprimono amore o gelosia e gli intensi fiordalisi blu di Casorati, scopriamo un linguaggio poetico e misterioso. L’amore e la vita di Galileo Chini e le opere dialoganti di Trentini e Cadorin ci portano in un universo di bellezza silenziosa, dove ogni petalo racconta un’emozione nascosta. Una riflessione sull’arte simbolista e sul potere evocativo del fiore come specchio dell’interiorità.
Ascolta il podcast che racconta la mostra con la voce della curatrice Daniela Ferrari
VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA FLORA QUESTO FINE SETTIMANA
SABATO ore 16.30, 17.00
DOMENICA ore 11.30, 16.00, 17.00
Prenotazioni (posti limitati): segreteria@magnanirocca.it
Costo: 20€ (ingresso 15€ + guida 5€).
Scopri di più sulla mostra ➜ magnanirocca.it/flora


IN MOSTRA
Mario Schifano è solo energia, tensione, ritmo
Nella pittura di Schifano, il fiore si agita come un segnale d’allarme. Non consola, non seduce: esplode. Scivola sulla tela come un lampo di vernice, si accende in colori pieni, saturi, imperiosi. Nessuna delicatezza. Nessun silenzio. Solo energia, tensione, ritmo.
Fiorisce, ma non sboccia. Ruggisce, ma non profuma.
Negli Orti botanici, il giardino è artificio, superficie vibrante, terreno elettrico dove la natura si fa icona. La pittura urla – letteralmente – in campiture squillanti, in gesti che sembrano registrare una battaglia interiore. Non c’è descrizione, ma esperienza. Non c’è naturalismo, ma una visione.
Siamo nel cuore della sezione dedicata alla flora contemporanea della mostra FLORA. Schifano, “contraltare poliedrico della pop art italiana”, trasforma il soggetto floreale in pretesto: lo usa per interrogare la pittura stessa, per sperimentare, per collaudare una grammatica visiva nuova.
Tra colore che grida e forme che tremano, il fiore diventa scintilla: un punto di partenza che non chiede fedeltà al reale. La sua è un’arte che dialoga con la natura solo per superarla. Con la tradizione, solo per rilanciarla. Accanto ai futuristi che volevano “rallegrar l’universo” con colori vivi, Schifano alza il volume: aggiunge intensità, ritmo, impatto. Il suo fiore è vita che pulsa, ma che non dà tregua.
Un’eredità visiva che non appassisce. Rimane negli occhi, come un bagliore improvviso
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Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).

MOSTRA FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi
a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Con il supporto di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia
 
 image credits
Mario Schifano, Orto botanico 1, 1981, smalto su tela. Collezione Tonelli, Terni © Mario Schifano, by SIAE 2025 / Ritratto di Madame du Barry • Elisabeth Louise Vigee Lebrun Corcoran Collection, National Gallery of Art, Washington D.C., USA / Bridgeman Images / Élisabeth Vigée Le Brun, Ritratto di Maria Antonietta con la rosa, olio su tela, 1783, Reggia di Versailles / Madame de Pompadour di François Boucher (dettaglio)