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"La rivoluzione del BUON SENSO" di Giuseppe Valditara

Data pubblicazione: 10-10-2025
 

Si è tenuta la presentazione del libro del Ministro dell’istruzione e del Merito d, giovedi 9 ottebro, urante un ciclo di giornate straordinarie per il mondo dell’istruzione e dell’evoluzione verso una didattica sempre più all’avanguardia. “Next Gen All” in corso a Napoli, evento fortemente voluto e portato avanti dall’attuale Ministro Giuseppe Valditara e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si tratta del primo summit internazionale sull’intelligenza artificiale. Alle ore 17:30,  di giovedi 9 ottobre, Presso il circolo Posillipo a via Posillipo, Napoli, il direttore del “ il Mattino” Vincenzo Di Vincenzo, figlio del noto campione dell’ippica italiana, è intervenuto per presentare il nuovo libro edito da “Guerini e associati”, intitolato  “la rivoluzione del buon senso per un paese normale”. Durante la presentazione del libro, si è posto l’accento sul concetto di “rivoluzione” come principio cardine del discorso e il principio di diritto dell’agire secondo il presupposto del “buon padre di famiglia”. Cosa si intende per buon padre di famiglia? È la diligenza cioè l’impegno nel soddisfare la realizzazione di interessi altrui secondo un modello di persona ragionevole, con un diligenza media. Si tende quindi a risvegliare le caratteristiche umane, tanto dei genitori quanto dei ragazzi, degli studenti e degli insegnati ad agire secondo onestà, responsabilità avendo cura del rispetto reciproco. “Rispetto” è stato un altro termine più volte utilizzato dal Ministro dell’istruzione e del Merito, termine sul quale si è ampiamente soffermato, volendo risvegliare il concetto di rispetto per le istituzioni, per i colleghi e soprattutto il rispetto che spesso manca degli alunni verso i propri professori. Il Ministro ha ricordato alcuni episodi molto gravi come, il pugno ricevuto in pieno volto da un insegnante, durante le ore di lavoro, da parte di uno studente, lo sconcerto manifestato da una professoressa, la quale non riusciva a svolgere il proprio lavoro perché alcuni allievi usavano il cellulare durante le ore curriculari e non riconoscendo l’autorità né avendo rispetto per gli altri compagni intendevano cessare il loro comportamento. Gli episodi raccontati sono stati utili per comprendere il fallimento dello stato, la visione di molti soprattutto giovanissimi del concetto di “ autorità” come aspetto negativo da combattere e non come esempio da seguire o figura da rispettare, ecco perché in questo contesto storico di torna a parlare di rivoluzione. Rivoluzionario è chi agisce secondo il rispetto delle regole.  Il Ministro ha fatto inoltre riferimento all’importanza da un lato di usare la tecnologia e dall’altro di mantenere il rispetto di metodologie classiche, come l’importanza di imparare poesie a memoria, tornare a scrivere in corsivo, scrivere a mano utilizzano le classiche righe ed i quadretti, che ci insegnano a rispettare gli spazi, a contenere il nostro “io” e sollecitare la memoria, tutti aspetti che con l’abuso dei cellulari e della tecnologia si stanno perdendo. Altro argomento cruciale è stato quello relativo all’intenzione e alla soddisfazione del Ministro e del Presidente della Repubblica di “curare” la dispersione scolastica, battaglia questa che sta già portando ottimi risultati soprattutto in Campania, grazie all’applicazione di sanzioni severe verso i tutori di  patria potestà di minori che si ritirano prematuramente dalla scuola. Importante è ricordare ai cittadini il concetto che senza doveri non esistono diritti.

 

Annagaia Di Stefano Grimaldi