Nel nome di ogni uomo c’è dietro una storia che ne spiega i motivi della scelta. Nel caso del generale Canio La Gala, comandante della Legione dei Carabinieri della Campania, dietro c’è la Storia quella con la S maiuscola. Canio è un nome poco usuale, ma dietro ha una storia millenaria legata alle radici del cristianesimo. Un evangelizzatore della scomparsa città campana di Atella le cui reliquie come polline di Dio hanno diffuso la fede cristiana in larga parte della Campania e della Basilicata. Al Generale di Divisione dei Carabinieri ha scritto Ernesto Di Mattia, sindaco di Sant’Arpino, comune nato dalle ceneri di Atella, per conferire un attestato di benemerenza per l’impegno profuso a difesa della legalità invitandolo a partecipare alla pubblicazione di un libro in cui viene svelato dettagliatamente la nascita e la diffusione di questo nome. Il libro “San Canio(ne), tra leggenda e storia”, scritto da Giuseppe Dell’Aversana, edito dalla Pro Loco di Sant’Arpino guidata da Aldo Pezzella, frutto di oltre tre anni di studio e ricerca, che ha la prefazione del professor Sergio Tanzarella, ordinario di “Storia della Chiesa” presso la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, e la postfazione dello scrittore Giuseppe Montesano, romanziere e critico letterario, sarà presentato mercoledì 9 luglio, alle ore 19, nei pressi del Romitorio paleocristiano di san Canione alla presenza del vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo. Per questo motivo il sindaco di sant’Arpino ha preso carta e penna ed ha scritto al generale “...in occasione della presentazione del libro, che finalmente valorizza come merita questo straordinario Santo, vogliamo premiare una illustre personalità che porti il nome di San Canio. Nel fare un po’ di ricerche, abbiamo appreso che Lei, che è il più alto rappresentante dell’Arma in Campania quindi ai vertici della classe dirigente campana e nazionale, si chiama Canio. Indubbiamente, dunque, Lei è quella figura di assoluto prestigio che dà valore e spessore al nome che porta. Per questa ragione, in occasione della cerimonia di presentazione del libro, vorremmo conferire a Lei un riconoscimento pubblico che esprima la nostra gratitudine e fierezza nei suoi confronti che quotidianamente attraverso il suo alto operato valorizza il nome di San Canio al quale tutti noi siamo legati da sentimenti di fede e riconoscenza”. Il generale Canio La Gala, pur tra i suoi mille impegni, ha assicurato la sua presenza a Sant’Arpino alla cerimonia di presentazione del libro, coordinata dal giornalista Elpidio Iorio, che si preannuncia quindi ricca di spunti storici ed emotivi per la presenza di un alto servitore delle Istituzioni che onora lo Stato con il suo integerrimo servizio e la comunità atellana con un nome che ha la sua radice nella storia millenaria del cristianesimo.
Al Generale dei Carabinieri Canio La Gala il Comune di Sant'Arpino conferisce una benemerenza
Data pubblicazione: 07-07-2025
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