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In ricordo di Ermanno Corsi

Data pubblicazione: 30-07-2025
 

La sala del Circolo Artistico Politecnico a Piazza Trieste e Trento era gremita di amici e colleghi di Ermanno Corsi convenuti per ricordarlo nell’incontro promosso e organizzata dalla Fondazione Circolo Artistico Politecnico Ets e dall’Ordine giornalisti della Campania, al tavolo dei relatori Adriano Gaito, Presidente della Fondazione; Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine; Teresa Armato, Assessora al Turismo e alle attività produttive del Comune di Napoli, ed Antonello Paolo Perillo che ha coordinato l’incontro. 

Ha aperto la commemorazione Teresa Armato tenendo a precisare che lo faceva in qualità di collega e non di assessore, passando poi la parola a Gaito padrone di casa, poi Ottavio Lucarelli nella sua veste di Presidente dell’Ordine Regionale Campano (Ermanno lo è stato dal 1989 al 2007 – successivamente era presidente dell'UNGP Campania -Unione Nazionale Giornalisti Pensionati -)

Sono poi partite le testimonianze, in primis quella del figlio, il maggiore, l’ing. Giovanni Corsi che ha raccontato il Corsi padre, quando la sera rientrando dopo le 22,30 dall’edizione TG Regionale della notte e si dedicava ai suoi figli, padre autorevole a volte severo che ha sempre inculcato in loro l’amore per la cultura e per la loro città: Napoli che amava surtout. Lucia Valenzi, Presidente Fondazione Valenzi che ha posto l’accento sul suo rigore di biografo quand’era occupato a redigere un libro su Maurizio Valenzi Sindaco di Napoli, Vittorio del Tufo de Il Mattino che l’ha avuto per anni collega e maestro, prima che Ermanno passasse alla Rai, Franco Buononato,  Gigi Di Fiore, il nostro direttore Anna Maria Ghedina in quanto Ermanno è stato fin dalla fondazione de Lo Strillo, grande amico di Mimì De Simone che ne era il direttore, editorialista con la sua “Finestra” e faceva parte del comitato del premio da noi promosso “Il Sognatore”. Le commosse parole di Sergio Sciarelli, Presidente MUSAP - Fondazione di partecipazione. Non sono mancate le parole della Presidente della Corte d’Appello d.ssa Maria Rosaria Coviello ed ancora Domenico Ciruzzi avvocato, una sua vicina di casa che ha letto un passo scritto da Matilde Serao. Una celebrazione scevra da paroloni dalle quali è emersa ciò che era l’essenza di Ermanno Corsi il suo essere soprattutto “Un uomo di elevato spessore culturale, un gran signore. Critico con il potere, dalla battuta sagace, fine scrittore e un “napoletano doc” che ai funerali religiosi ha preferito che le sue ceneri fossero sparse là di fronte, per confondersi con il mare dove ha abitato per 50 anni, a Santa Lucia.    A.G.