Principale iniziativa di diplomazia pubblica promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI, che quest’anno si terrà eccezionalmente nel capoluogo campano grazie alla collaborazione con il Comitato Nazionale Neapolis 2500, che ha fortemente sostenuto la scelta di Napoli come sede dell’evento, in occasione delle celebrazioni per i 2500 anni dalla sua fondazione. La Conferenza riunisce leader politici, esperti internazionali, rappresentanti di organizzazioni multilaterali e attori della società civile per discutere le sfide e le opportunità del Mediterraneo allargato, in un momento storico segnato da profondi cambiamenti geopolitici. “La collaborazione con la Conferenza MED Dialoghi Mediterranei rappresenta per il Comitato Neapolis 2500 un’occasione straordinaria per riaffermare il ruolo di Napoli come ponte tra Europa e Mediterraneo. In un momento storico segnato da profonde trasformazioni geopolitiche, la nostra città si propone come laboratorio di dialogo, innovazione e cooperazione. Celebrare i 2500 anni di Napoli in questo contesto significa guardare al futuro con la consapevolezza della nostra storia e con la volontà di costruire nuove traiettorie di sviluppo condiviso”, commenta Michele di Bari, Presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500 e Prefetto di Napoli. Nel contesto della conferenza, il Comitato Nazionale Neapolis 2500 segnala quattro appuntamenti di particolare rilievo che riflettono la vocazione della città al dialogo, alla cooperazione e alla costruzione di visioni condivise tra le sponde del Mare Nostrum.
GEOPOLITICA E GEOECONOMIA DEL MEDITERRANEO: INCONTRO CON LE IMPRESE DEL TERRITORIO
15 ottobre, ore 11:30 – 13:15, presso l’Unione Industriali Napoli (Sala Congressi “Salvatore d’Amato”)
La sessione si focalizzerà sul ruolo delle imprese locali nel contesto geopolitico e geoeconomico del Mediterraneo, con un confronto tra attori istituzionali e imprenditoriali. L’evento vuole essere uno spazio di riflessione sul come trasformare le sfide in leve di crescita e riposizionamento strategico.“Le sfide globali impongono alle realtà produttive locali l’adozione di nuovi modelli di adattamento, innovazione e posizionamento strategico. L’obiettivo è trasformare l’incertezza in una leva competitiva, rafforzando la resilienza delle filiere e ampliando le opportunità di business nel Mediterraneo e oltre, in un contesto in cui Napoli si conferma snodo centrale del dialogo economico e diplomatico internazionale” ha aggiunto Marilù Faraone Mennella, membro del Comitato Nazionale Neapolis 2500.
THE SACRED AND THE POLITICAL: RELIGION AND PUBLIC SPACE IN THE MEDITERRANEAN
17 ottobre, ore 12:00 – 12:45, presso Palazzo Reale
La sessione esplorerà il rapporto tra religione e spazio pubblico nel Mediterraneo, analizzando come le diverse tradizioni spirituali influenzino le dinamiche politiche e sociali. Saranno affrontati temi legati al pluralismo religioso, alla libertà di culto e al ruolo delle istituzioni religiose nella costruzione di società inclusive.
MIDDLE WEST: ITALY AT THE CROSSROAD
17 ottobre, ore 12:45 – 13:30, presso Palazzo Reale
Il panel metterà al centro il ruolo dell’Italia come snodo strategico tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente. Il dibattito si concentrerà sulle sfide della diplomazia culturale, sulla sicurezza regionale e sulle prospettive di cooperazione multilaterale in un contesto in continua evoluzione.
BRIDGING SHORES: CAN A SHARED MEDITERRANEAN IDENTITY BE REVIVED?
17 ottobre, ore 16:45 – 17:30, presso Palazzo Reale
Un confronto sulla possibilità di costruire un’identità mediterranea condivisa, attraverso il dialogo culturale, lo sport, il coinvolgimento delle nuove generazioni e la valorizzazione delle narrazioni comuni. È inoltre possibile seguire gli eventi dalla piattaforma virtuale (med.ispionline.it previa registrazione entro il 15 ottobre ore 14:00. Per rimanere aggiornati sulle attività e gli eventi previsti nell’ambito del programma definito dal Comitato Nazionale Neapolis 2500, in occasione del venticinquesimo anniversario della città, è possibile consultare il sito web www.napolimusa.it.