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Presentazione di "Chianu chianu" dedicato al IV scudetto del Napoli

Data pubblicazione: 14-07-2025
 

Il Circolo Posillipo nella sua sala dei Trofei, ha ospitato la presentazione progetto “Chianu chianu”, composto dall’omonimo brano dedicato al 4° scudetto del Napoli e dal relativo videoclip 2. Ad accogliere i tanti invitati tra cui personaggi dello spettacolo e giornalisti è stato Sasà Mendoza, artefice primario di “Chianu chianu”, brano con cui il song writer, pianista compositore, arrangiatore e malato tifoso del Napoli, rende omaggio al 4° scudetto del Napoli, ma anche alla cultura napoletana, in particolare alla saggezza dei proverbi napoletani, parte fondante e leit motiv del testo della canzone, come quello che allude alla superstizione e alla scaramanzia, tipiche del popolo partenopeo, che hanno “accompagnato” i tifosi napoletani nella “caduta” dal cielo, recita il testo, del quarto scudetto. La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Gennaro Savio e dopo il saluto rivolto agli ospiti dal vicepresidente amministrativo del circolo Filippo Smaldone, è iniziata la presentazione da parte di Mendoza del suo brano in chiave jazz e del progetto di cui ne fa parte per volontà di un gruppo di artisti amanti della squadra di calcio Napoli. Chiamati a raccolta, hanno partecipato alla presentazione del progetto “Chianu chianu” con loro vivaci interventi Lucia Cassini, Enzo Decaro, Giacomo Rizzo, Gianni Conte, Fabrizio Fierro, Angelo Di Gennaro, Mario Maglione, Francesco Malapena, Alessandra Murolo, Gianluca Vigliotti, Gino Rivieccio, Patrizio Rispo e Lino Vairetti. Agli illustri personaggi chiamati da Sasà alla collaborazione del progetto, come lui ha dichiarato, se ne sarebbero potuti aggiungere tanti altri, ma ha preferito scegliere solo coloro che hanno una spiccata fede nel Napoli. L’attrice, regista e cantante, Lucia Cassini, ha annunciato che presto verrà pubblicato un libro dedicato alla cultura popolare e calcistica partenopea: proverbi, scaramanzie e superstizioni legate alla SSC Napoli ed il brano “Chianu chianu” sarà inoltre la sigla finale dell’ultima puntata della fiction Ischia Forever di Lucia Cassini.

Il video del brano che intende essere un omaggio alla squadra del Napoli calcio e alla conquista del quarto scudetto, con il suo titolo “Chianu chianu” come suggerito anche da qualche presente in sala sta a richiamare il proverbio “chi va piano va sano e va lontano” che vuole essere l’augurio per la conquista di un quinto scudetto nella stagione 2025/26.

Il titolo “Chianu chianu” non è una casualità, ma un voluto riferimento ad una peculiarità del modus vivendi del popolo napoletano, alla “napoletanità”, alla lentezza tipica dell’ “essere” napoletano, a cui pure è dedicata appunto questa canzone, intesa non come pigrizia o indolenza, ma come atto d’amore verso se stessi e come elogio e sublimazione del vivere, come rivoluzione contro lo stress e i frenetici ritmi quotidiani; una scelta coraggiosa, insomma, quella di rallentare la tirannia e la corsa delle lancette dell’orologio, per godersi meglio la vita… “chianu, chianu”, come il “pappuliare” del ragù, che a Napoli è nu sentimento, e che è la massima rappresentazione e metaforicamente l’apoteosi della lentezza! Ed è proprio con ritmo lento e passo dopo passo, perché chi va chianu, va sano e va luntanu, mentre ’a jatta pe j ’e pressa facette ’e figlie cecate, che il Napoli, col suo “ciucciariello”, chianu, chianu, cuoncio, cuoncio, ha conquistato il suo quarto scudetto, contrastando e neutralizzando, con i suoi dovuti scongiuri prima di ogni partita, chi aveva la pretesa di voler vincere tutte le competizioni. Pecchè a Napule ’o pallone è sacro comm’ ’a religgione e la fede calcistica, tra altarini sacri e profani, dedicati alla mano de Dios, che per i napoletani ci ha messo il suo, è parte integrante e fondamentale della cultura e delle credenze partenopee.

Musica e arrangiamenti sono opera del compositore Sasà Mendoza, che ha curato anche testi e direzione artistica. Il brano è stato arricchito dalla partecipazione di musicisti di rilievo: Gianfranco Campagnoli alla tromba, Pasquale De Angelis al basso, Fredy Malfi alla batteria, Francesco Malapena al mandolino, all’armonica e al coro Nevada e lo stesso Mendoza al pianoforte. Produzione e Direzione musicale: Sasà Mendoza, Direzione Artistica: Lucia Cassini, Regia, riprese e montaggio: Nando De Maio e Artisti associati.

 

Giuseppe De Girolamo