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IL RAVIDA RESORT OSPITA LA PIZZERIA "POMODORì"

Data pubblicazione: 31-05-2024
 

Una cena riservata agli operatori dell’informazione, giornalisti, blogger e instagrammer. L’occasione é stata quella di degustare le creazioni di pizza e intervistare il giovane pizzaiolo del locale, Nicola Cesarano, reduce dalle recenti partecipazioni al Cibus di Parma, dove ha tenuto una masterclass presso lo stand di Solania (la San Marzano Square), e a Tuttopizza 2024 alla Mostra D’Oltremare di Napoli. La pizzeria é posta su un terreno che un tempo ospitava tre antiche masserie pompeiane, Pomodorì è ora gestito dagli imprenditori Anna Talamo e Raffaele Vingiani, titolari del Ravida Resort adiacente e dell’omonimo ristorante. Esso dispone di due spaziose sale interne, arredate con gusto e dall’atmosfera accogliente, che possono ospitare rispettivamente fino a 50 e 70 persone. L’ampia area verde esterna, arricchita da tavoli a bordo piscina, può invece ospitare fino a 90 persone.
Il giovane e talentuoso pizzaiolo Nicola Cesarano s’impegna ad accontentare tutti i palati da due anni presso Pomodorì, prediligendo i prodotti a km zero. L’approvvigionamento è effettuato secondo criteri di vicinanza e qualità, nei mercati locali e attraverso i contadini che lavorano nelle terre circostanti. Da loro giungono sempre le migliori primizie, pronte ad essere impiegate come ingredienti speciali per le pizze. Nicola ha solo 28 anni ma ha già impiegato più della metà della sua vita accanto al forno a legna. Nel corso della sua formazione ha frequentato diversi corsi e ha appreso l’arte bianca da alcuni dei migliori maestri contemporanei. Tra loro spiccano i nomi di Vincenzo Iannucci, Gianfranco Iervolino, Raffaele Bonetta e Salvatore Costa. Egli ha fatto tappa poi a Firenze presso la pizzeria di Giovanni Santarpia, insignita dei tre spicchi del Gambero Rosso.
LA PIZZA DI NICOLA
La pizza di Nicola Cesarano, evolutasi nel tempo e ormai consolidata nello stile contemporaneo (cornicione alto e pronunciato, a “canotto”, e alveolato), s’inserisce in un contesto locale che offre pizze già di altissima qualità, distinguendosi a sua volta. Scegliere questa pizza significa avere a che fare con un prodotto realizzato con ingredienti accuratamente selezionati, partendo dalla farina del Mulino Petra. Nell’impasto preferito da Cesarano vengono miscelate due diverse farine di tipo 1 e una di tipo 0. La cottura avviene in un forno a legna classico mentre, per quanto riguarda l’idratazione della pizza, ci si mantiene tra il 70 e il 72%. Si va dunque dalla pizza doppio crunch alla pizza fritta ripassata nel forno elettrico, dalla focaccia alta alla pizza cotta nel rutiello. A ciò si aggiungono i frequenti esperimenti con altri tipi di farine come quella di segale, riso e orzo, quella integrale o allo zafferano. La combinazione degli ingredienti freschi e di una maestria artigianale nell’arte bianca rende ogni boccone un’esperienza indimenticabile. Pomodorì è diventato un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, offrendo un’esperienza culinaria completa, anche grazie ai topping creati in collaborazione con lo chef Giuseppe Auricchio del ristorante del Ravida Resort, in un ambiente confortevole e garbato.-
Particolare importante é il connubio tra Nicola Cesarano , lo Chef Giuseppe Auricchio ed il Sommelier, Andrea De Simone. Ottimo e altamente professionale il servizio sala.
Ecco le pizze innovative del connubio Nicola Ceserano – Giuseppe Auricchioi:
Impasto realizzato con farina Molino Petra con mix di farine tipo 1 e 0 , accompagnate con prosecco ” Prestige ” Bianco – Blancs.
Entrée di benvenuto : una montanara con pomodoro San marzano dop e grana padana; frittatina di pasta ai tre pomodori al cuore filante di fior di latte panato al tarallo” sugna e pepe” accompagnato dal vino ” Virgo ” Campania falanghina.
Pizza contemporanea ” La Napoli sbagliata “: Topping con ombra di pomodoro San Marzano dop, pomodorini rossi del Vesuvio, olive nere Caiazzane, ( in uscita) pomodorini gialli semy-dry, polvere di aglio nero di vogliera, confettura di pomodoro, basilico e olio evo.
O’ rutiello : topping con moscardino affogato, polvere di olive nere di Caiazzo( CE), clorofilla di prezzemolo e olio evo.
Pizza fritta e al forno: mortadella artigianale IGP, tracciata , acciughe di Sciacca, zeste di limone, basilico e olio evo.
Pizza al padellino,: cotta nel forno elettrico farcita con finto tonno di maiale, mozzarella di bufala dop, misticanza di erbe spontanee, olive di Caiazzo e ciliege.
Pizza nel padellino: cotta nel forno elettrico, realizzata con farina Molino Petra di riso e orzo germogliato, topping di cuore di scarola riccia traccaiata, prosciutto di salmone, pesto di avocado, lamponi in purezza e olio evo.
Predessert: una margherita con pomodoro San Marzano dop, fiordilatte di Agerorola, parmigiano reggiano, basilico e olio evo.
Dessert di pizza dolce: pizza al cacao amaro al 70% con semifreddo alla banana, noci caramellate, meringhe alla francese e colata di cioccolato fondente ” callebaut “, il tutto appoggiato ad una foglia di banana.
Si conclude con un atmosfera di fumo realizzato con ghiaccio sintetico ed un prelibato digestivo.


Alberto Alovisi