Un Pride accessibile, queer, transfemminista, antiabilista, antimilitarista, anticapitalista, capace di tenere insieme tutte le lotte progressiste e di liberazione, con una prospettiva intersezionale. Un Pride collettivo, senza sponsor e senza compromessi, costruito e finanziato dal basso, che ribadisce l’importanza del dissenso, della partecipazione democratica e della resistenza ai fascismi; sulle orme di Gino Campanella, Luigi Carollo, Rosi Castellese.
Il corteo di sabato 21 giugno rappresenta il momento culminante di un percorso collettivo, costruito dal basso insieme alle realtà e alle soggettività attive sul territorio. Un cammino condiviso che ha prodotto una sintesi comune sui temi che quest’anno sono al centro del Palermo Pride.
“Le vostre guerre non sono le nostre lotte” è lo slogan che racchiude le nostre rivendicazioni e la necessità di rimettere i nostri temi al centro del dibattito politico. Nell’attuale contesto internazionale, segnato dai conflitti e dalla corsa generale al riarmo, il nostro obiettivo è contrapporre ai venti di guerra i diritti, in una prospettiva intersezionale. Siamo consapevoli che l’oppressione non agisce su piani alterni, ma ogni discriminazione si rafforza l’una con l’altra.
Ci opponiamo fermamente all’idea che l’arruolamento . militare, ideologico o sociale - sia una scelta obbligata. Rivendichiamo con forza l’indivisibilità delle nostre lotte: non esiste transfemminismo senza antiabilismo, non esiste ambientalismo senza antimilitarismo, non esiste antirazzismo senza anticapitalismo.
Queste battaglie, intrecciate dal filo dell’intersezionalità, sono parte integrante della nostra identità politica e della nostra pratica quotidiana. Non c’è libertà sotto le bombe, né all’interno di regimi oppressivi o discriminatori. Ci opponiamo anche a un concetto di sicurezza punitiva e armata, che si basa sulla vittimizzazione di alcune persone e sulla criminalizzazione di chi appartiene a categorie marginalizzate per reddito, istruzione, provenienza geografica, etc. Non c’è libertà senza giustizia sociale.
Attraverso la lente dell’intersezionalità, il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, abbiamo attraversato le strade della nostra città insieme ai promotori e alle promotrici della campagna referendaria dell’8 e 9 giugno. Lo abbiamo fatto per riaffermare il nostro impegno per un lavoro dignitoso e sicuro, e per il riconoscimento della cittadinanza come diritto universale, non come strumento per gerarchizzare le vite.
La precarietà, in tutte le sue forme, è un nodo strutturale delle nostre esistenze e rappresenta uno dei temi centrali che ci accompagneranno fino al Palermo Pride 2025.
E ancora, tornano i nostri temi fondamentali: l’accessibilità degli spazi pubblici, la lotta alla violenza di genere, l’educazione sessuale e affettiva, che abbiamo declinato nella nostra città attraverso una rete vasta e plurale di realtà culturali, politiche e associative. È questa rete che dà senso al Pride e che lo rende, ogni anno, la vera Casa di tutte le lotte.
Il Palermo Pride sfilerà per le strade della città il 21 giugno e si concluderà in piazza, dove avranno luogo gli interventi politici di restituzione, compreso quello della madrina del Palermo Pride 2025.
LE VOSTRE GUERRE NON SONO LE NOSTRE LOTTE
Data pubblicazione: 17-06-2025