Isabelle Adriani apre la nuova stagione cinematografica già impegnata nella preparazione del film “Io Sono Stelle” della Dreams Production, un progetto intenso che affronta anche il tema del bullismo, di cui fu vittima da bambina. Un argomento che sente profondamente, tanto da aver scritto e diretto un cortometraggio presentato al Reggio Film Festival, diretto dal regista Alessandro Scillitani, con il quale la Adriani sta lavorando a un nuovo progetto cinematografico dedicato alla pace. In parallelo, arriva sullo schermo nella commedia “Due famiglie e un funerale”, dove forma un’alchimia scenica inattesa e irresistibile con Maurizio Mattioli, maestro del sorriso con profondità drammatiche, presenza potente e carismatica. Accanto a lui, Isabelle Adriani interpreta una ballerina spagnola travolgente – volutamente “in carne” solo per il personaggio – e dona al film un’interpretazione brillante, autoironica e raffinatissima. Nonostante inizialmente non volesse affrontare questo ruolo, riesce a trasformarlo in uno dei punti di luce della pellicola, portando ritmo, energia e un’eleganza naturale che emerge anche nei momenti più spregiudicati. L’intesa tra Mattioli & Adriani accende la commedia e crea una dinamica fresca, divertente e sorprendente, sostenuta dalle incursioni di Enzo Salvi, dalla verve di Fioretta Mari e dalla presenza di Anita Kravos, antagonista dell’Adriani nel film. A completare questo periodo di grande fermento creativo, Isabelle Adriani, laureata in storia e figlia di due neuropsichiatri, annuncia l’uscita del suo nuovo libro: “Il DNA della Fiaba – La vera storia di Cenerentola”, primo volume di una collana in dodici parti dedicata alle origini storiche delle fiabe. L’opera ricostruisce le vicende reali che hanno ispirato personaggi come Cenerentola, Biancaneve, Cappuccetto Rosso e Aladino, rivelando retroscena e figure storiche mai raccontate prima. A fine mese, l’autrice sarà ospite dell’Università di Cambridge, invitata dal Dipartimento di Lettere Classiche diretto dal prof. James Clackson, che firma la prefazione del volume. Un momento luminoso per un’artista poliedrica che, tra cinema e ricerca, continua a portare in Italia e all’estero progetti che sorprendono, emozionano e aprono nuove prospettive.












