L'evento, ormai un punto di riferimento per gli amanti della settima arte, promette un'eccezionale immersione nel meglio della produzione cinematografica latinoamericana contemporanea attraverso una straordinaria selezione di lungometraggi, cortometraggi e documentari, la maggior parte in prima nazionale, che celebrano la peculiarità e la ricchezza culturale dei Paesi iberoamericani. Molte le particolarità di questa edizione: un film di animazione spagnolo rivolto anche alle scuole, Mariposas negras, un Focus sulla produzione cinematografica cilena, una Sezione tutta al femminile sulle donne nella ruralità.
“SCOPRIR. XIII Mostra di Cinema Iberoamericano di Roma” è organizzata dall’Instituto Cervantes di Roma in collaborazione con le Ambasciate dei Paesi che partecipano: Cile, Colombia, Messico, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Uruguay, Venezuela. Tutti i film saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso gratuito. L'obiettivo è quello di promuovere il cinema iberoamericano dando visibilità alle produzioni cinematografiche dei Paesi di lingua spagnola che si distinguono per qualità e originalità. Durante i tre giorni di “SCOPRIR. XIII Mostra di Cinema Iberoamericano di Roma” i partecipanti potranno godere di un programma ricco e variegato di filmografia che affronta temi sociali, storici e culturali della regione iberoamericana ma che assurge anche a linguaggio universale. Il film messicano Nómadas de la 57 nel quale la protagonista è una delle prime donne camioniste diventata tale per scappare dalle violenze di un matrimonio brutale; allo stesso modo spicca la figura femminile del film cileno La Jubilada che, tornata al suo paese dopo aver recitato in film pornografici, deve tessere nuovi legami con la sua famiglia e ritrovare la sua identità.Sul filo del thriller, il film della Repubblica Dominicana Convivencia, dove un clima di sospetti e segreti aleggia sugli abitanti di un palazzo sospettati della morte di uno scrittore o il film venezuelano Los herederos ambientato in una casa abbandonata, o ancora Una luz afuera, film con il quale l’Uruguay è presente, immerso in un’atmosfera cupa e misteriosa. Di impronta intimista il cileno Los análogos, che vede protagonisti due anziani segnati dall’inspiegabile sparizione della figlia; il film peruviano La casa de las galletas, dove l’interprete principale è alla ricerca del suo passato e delle sue origini; lo spagnolo Los destellos che vede la protagonista ripercorrere la sua vita attraverso l’incontro con l’ex marito malato. Oltre alla sezione ufficiale, “SCOPRIR. XIII Mostra di Cinema Iberoamericano di Roma” ospiterà il film di animazione Mariposas negras, realizzato nel 2024 dal regista David Baute e vincitore del premio Goya al miglior film di animazione; un Focus sulla cinematografia contemporanea cilena e una Sezione “Espacio femenino” nel segno del femminile per la presenza di donne sia registe che protagoniste con cortometraggi e lungometraggi che le colgono nella dimensione rurale. Il cinema apre una finestra su mondi e spazi differenti da quelli che conosciamo, su storie piene di magia o di realismo nelle quali scoprire la ricchezza del mondo. Ecco la prospettiva proposta da questa Sezione al femminile in cui diverse registe, e un regista, ci avvicinano agli ambienti incantati della natura. Nell’ultimo decennio, decine di registe in Spagna hanno rivolto lo sguardo verso gli ambienti rurali. Nonostante la classe sociale dei contadini sia sempre stata oggetto dell’arte, queste registe si avvicinano alla dimensione rurale dalla prospettiva della socializzazione femminile, generando nuove immagini e racconti che le generazioni precedenti avevano trascurato.
SEZIONE UFFICIALE
PANAMA Me dice el Panzer (2024), Regista: Rodrigo Quintero Arauz VENERDI’ 28 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 16.00
Il film racconta la storia di Rommel Fernández, un giovane del quartiere El Chorrillo di Panama City che sogna di diventare un calciatore professionista. Nonostante le difficoltà economiche e le pressioni familiari, Rommel persevera e dimostra un grande talento nei campionati locali. Il suo impegno e la sua passione lo portano a essere scoperto e ad avere l'opportunità di giocare in Spagna, segnando l'inizio della sua carriera come una delle figure più importanti del calcio panamense. Il film mostra le sue umili origini, la sua determinazione e l'impatto che ha avuto sul suo paese come simbolo del superamento delle difficoltà.
MESSICO Nómadas de la 57 (2023), Regista: Alberto Arnaut Estrada e José María Castro Ibarra VENERDI’ 28 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 18.00
Luz de Luna (Luce di Luna) è diventata camionista per fuggire da un matrimonio violento; lungo il cammino incontra un mondo fatto di sfruttamento e altre forme di violenza che a volte la fanno dubitare di poter andare avanti. Ai bordi delle strade messicane, altri camionisti cercano aree di sosta e ristoranti improvvisati tentando di trovare il conforto, la forza e la gioia per proseguire il viaggio.
CILE Los análogos (2023), Regista: Jorge Olguín VENERDI’ 28 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 20.00
Nel cuore urbano di Santiago, Blanca e José, una coppia di anziani segnati dalla solitudine, vivono aggrappati alla loro routine quotidiana, dove la televisione è l’unica finestra sul mondo. Blanca soffre di una malattia degenerativa e dipende completamente da José per le attività di tutti i giorni. Un fenomeno astronomico inaspettato provoca l’interruzione del segnale televisivo, sconvolgendo profondamente il loro fragile equilibrio. Alla ricerca di aiuto, José si rivolge a Cindy, una giovane immigrata peruviana che lavora in un negozio del quartiere. Tuttavia, la presenza di Cindy risveglia in Blanca dolorosi ricordi del passato, legati alla misteriosa scomparsa di sua figlia. Ciò che inizia come una semplice ricerca di relazione si trasforma in un viaggio emotivo carico di memoria, perdita e redenzione.
PERU’ La casa de las galletas (2024), Regista: Rodolfo Zavala Chian SABATO 29 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 16.00
Juliana ha scoperto dove si trova la sua madre biologica; va dunque a cercarla con l'intenzione di conoscerla e allo stesso tempo di scoprire qualcosa sul suo passato. Un incidente e la perdita parziale della memoria costringono Juliana a ricostruire il suo presente e il suo passato, con l'aiuto dei fratelli, che non ricorda e che nascondono un evento tragico che inizia a emergere dagli angoli più oscuri dei suoi ricordi.
REPUBBLICA DOMINICANA Convivencia (2023), Regista: José Gómez de Vargas SABATO 29 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 18.00
Convivenza è un thriller dominicano in cui, dopo la morte di uno scrittore in un condominio, diversi vicini vengono interrogati come sospettati. Mentre aspettano la polizia, vengono alla luce segreti, tensioni e bugie che rivelano come uno di loro nasconda la verità.
SPAGNA Los destellos (2024), Regista: Pilar Palomero SABATO 29 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 20.00
La vita di Isabel prende una piega inaspettata il giorno in cui sua figlia Madalen le chiede di far visita regolarmente a Ramón, che è malato. Dopo quindici anni lontana dal suo ex marito, un uomo che lei vede come uno sconosciuto nonostante siano stati una famiglia per anni, in Isabel iniziano a riaccendersi risentimenti che credeva superati. Tuttavia, accompagnando Ramón nel suo momento più vulnerabile, Isabel riuscirà a vedere con occhi diversi il fallimento che hanno vissuto per concentrarsi sul presente della sua stessa vita.
VENEZUELA Los herederos (2024), Regista: Pablo de la Barra DOMENICA 30 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 16.00 In una casa abbandonata, Don Cristian, 80 anni, ha deciso di morire. Ma tutto cambia quando Camilo, un giovane medico, si rifugia nella casa per passare una notte, e si scatenano una serie di fatti misteriosi che verranno risolti in modo magico e soprannaturale. Non manca l'umorismo nero che conferisce un tocco di ironia al dramma. L'arrivo di un nemico di Don Cristian fa sì che si riveli il segreto che ha tenuto nascosto per 47 anni.
COLOMBIA Los reyes del mundo (2022), Regista: Laura Mora DOMENICA 30 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 18.00
Rá (19), Culebro (16), Sere (14), Winny (12) Nano (13) cinque ragazzi di strada di Medellín. Cinque re senza regno. Hanno tra le mani alcuni vecchi documenti relativi a un terreno ereditato da Rá. Dopo aver ricevuto una lettera dall'ufficio governativo per la restituzione dei terreni, che notifica la restituzione dei terreni sottratti a sua nonna, Rá decide di intraprendere il viaggio con i suoi amici con la promessa di realizzare finalmente un sogno: avere un posto nel mondo dove essere liberi, dove essere al sicuro, dove costruire il proprio regno.
URUGUAY Una luz afuera (2024), Regista: José Luis Elizalde DOMENICA 30 NOVEMBRE Sala Cinecittà, ore 20.00
Agustina è una giovane artista che si trova su una sedia a rotelle e inizia una relazione sentimentale con Gabriel, un bracciante agricolo che lavora a casa sua in campagna. La relazione diventa oscura e prende una piega diversa da quella che entrambi si aspettano. Gabriel sente che qualcosa nell'oscurità li perseguita. Spinta dalla paura, Agustina cerca una via d'uscita.
FILM DI ANIMAZIONE “Mariposas negras”
Realizzato nel 2024 dal regista David Baute, prodotto da Spagna-Panama e rivolto anche alle scuole, il film racconta di come il cambiamento climatico impatta sulle vite di Tanit, Valeria e Shaila, tre donne provenienti da punti molto diversi del pianeta ma con qualcosa in comune: tutte e tre perdono tutto a causa dell'effetto del riscaldamento globale e sono costrette a migrare per sopravvivere. Il lungometraggio parte dal presente straziante delle nostre protagoniste per, da lì, ritornare al loro passato. Tre vite che, come migliaia di abitanti del pianeta, subiscono le conseguenze del riscaldamento globale.
VENERDI’ 28 NOVEMBRE
Sala Cinecittà Ore 10.00; ore 12.00
FOCUS SUL CILE Questo viaggio attraverso uno spaccato della cinematografia contemporanea cilena esplora la storia del Cile raccontandoci pagine inedite della dittatura militare ma allo stesso tempo ci restituisce temi come la violenza e le pieghe più ombrose e oscure dell’essere umano.
VENERDI’ 28 NOVEMBRE
Sala Fellini ORE 15.00 La Jubilada (2011), Regista: Jairo Boisier Fabiola Neira ritorna nel suo paese natale, dove molti la riconoscono come la donna che anni prima era andata nella capitale a recitare film pornografici. Ritiratasi da quell’attività, il cammino per Fabiola si presenta arduo e doloroso. Deve trovare un lavoro e ricostruire i legami affettivi con suo padre e sua sorella maggiore. La sincera e disinteressata amicizia con un adolescente appare come un'opportunità per alleggerire il percorso, anche se non tutti la vedono allo stesso modo.
ORE 16.30 Harley Queen (2019), Regista: Carolina Adriazola e José Sepúlveda Una donna desidera trovare la propria identità creando un personaggio di supercattiva, ballerina e madre, nel quartiere Bajos de Mena, “il ghetto più grande del Cile”, come viene chiamato, a Puente Alto, Santiago.
ORE 18.30 Sapo (2017), Regista: Juan Pablo Ternicier Il 29 gennaio 1985, dalle colline di Valparaíso il giornalista Jeremías Gallardo trasmette la fine di una lunga storia di crimini commessi da due ex “carabineros” che sconvolse l’opinione pubblica. Jeremías è l'unico giornalista che intervista i due carabinieri Sagredo e Topp Collins e registra il momento dell’esecuzione della sentenza, l’ultima pena di morte applicata da un tribunale cileno. Quella stessa notte assiste alla nascita della sua prima figlia. Durante il suo ritorno verso la capitale, la strada farà rivivere in lui momenti del suo passato nascosto, legati ai servizi segreti dell'epoca. Durante la dittatura militare cilena, la stampa e alcuni giornalisti hanno collaborato attivamente con il regime, attraverso la disinformazione, l'insabbiamento e le menzogne nei confronti dell'opinione pubblica.
Diverse esecuzioni politiche, delitti e crimini commessi da agenti dello Stato sono stati presentati come falsi scontri. La dittatura usava la comunicazione di massa come meccanismo di controllo e dominio.
RASSEGNA “ESPACIO FEMENINO”. CINEMA E DONNE NELLA RURALITA’
La Sezione Espacio femenino è interamente dedicata alla cultura femminile e alla produzione realizzata da donne cineaste. River Lab, responsabile della programmazione cinematografica durante la Giornata Internazionale della donna rurale, insieme alla Mostra Internacional de Films de Dones di Barcellona (MIFDB) che cura la sessione di cortometraggi, propone una rassegna che unisce la finzione e il documentario, spesso intrecciati tra loro, per avvicinarci a un mondo che può insegnarci molto sulla nostra stessa natura umana.
La Rassegna è suddivisa in una sessione di cortometraggi e quattro sessioni di lungometraggi.
Sessione di cortometraggi
VENERDI’ 28 NOVEMBRE
Sala FelliniOre 20.30
Les més grans (2023), Regista: Ulrika Andersson, Marta Codesido, Dubi Cano Reyes y Núria Ubach In un paese dell’entroterra catalano, tre donne escono a passeggiare ogni giorno. Pilar, Remei e Adelaida sono le più anziane del posto e si tengono compagnia parlando di un mondo in costante evoluzione e di chi non c’è più. Questo cortometraggio, nato nel contesto del Master in Documentario Creativo dell’Università autonoma di Barcellona, ritrae la vecchiaia come una fase vitale in cui la cura, la calma e la sensibilità al cambiamento occupano una posizione centrale.Tatuado nos ollos levamos o pouso (2023), Regista: Diana Toucedo Diana Toucedo dirige la sua macchina da presa verso le raccoglitrici di molluschi delle coste della sua nativa Galizia. Con un format completamente libero che gioca con l’analogico e il digitale e con l’animazione e la poesia, Diana Toucedo rivendica questo mestiere comunitario e matriarcale, in cui il sapere si trasmette di generazione in generazione.
Sessione di lungometraggi
SABATO 29 NOVEMBRE
Sala Fellini ORE 15.00 Muyeres (2023), Regista: Marta Lallana Un approfondimento sui metodi di conservazione dei canti regionali nelle Asturie, prestando particolare attenzione alle donne anziane che abitano le zone rurali, dove le tradizioni orali rischiano l'estinzione a causa dell'emigrazione e del cambiamento dei valori. Nel mezzo delle montagne asturiane di Somiedo c'è un luogo tra il reale e il fantastico dove il tempo si è fermato, abitato da donne che conservano antiche canzoni, mostri mascherati che danzano sotto la luna e numerose leggende che si raccontano attorno al fuoco. Un noto musicista decide di mollare tutto per recarsi lì e registrare questa eredità prima che scompaia.
ORE 16.30 Historia de pastores (2022), Regista: Jaime Puertas Il primo lungometraggio del giovane Jaime Puertas Castillo è una bella testimonianza dei nuovi sguardi con cui il cinema spagnolo recente approccia al mondo rurale. Il film è ambientato in un futuro piuttosto vicino, il 2027, e nei pressi di Puebla de Don Fadrique (Granata). Tra pecore, rovine e droni, una studentessa e due pastori si incontrano, si fanno visita e si collegano attorno alla storia di una proprietà tipica della Spagna Meridionale. Viene sottolineata l’importanza della tradizione e la grande ricchezza di racconti e vitalità. In questa prospettiva, la figura femminile e la sua situazione giocano un ruolo centrale.
ORE 18.00 Los pequeños amores (2022), Regista: Celia Rico Senza ombra di dubbio una delle voci emergenti più suggestive del cinema spagnolo, Celia Rico, come nel suo acclamato esordio Viaje al cuarto de una madre (2017), in questo film riunisce una madre vedova e sua figlia attorno al concetto di casa. Lo spazio rurale è determinante nella storia e il ricongiungimento tra madre e figlia rivela aspetti fondamentali delle problematiche associate alle donne rurali.
ORE 20.30 Secaderos (2022), Regista: Rocío Mesa L’opera prima di Rocío Mesa è uno dei film che meglio sintetizzano la pluralità dei nuovi sguardi del cinema spagnolo sul mondo rurale.Ambientato in un paesino della Vega di Granada, una realtà ben conosciuta dalla regista ma a lungo ignorata dal cinema, Secaderos rappresenta i costumi e le esperienze locali con un enorme impegno nei confronti del contesto rurale, ma soprattutto nei confronti dei legami e delle tradizioni ancestrali che sostengono quest’ultimo. Nel film convivono lo sguardo di una bambina che si avvicina all'adolescenza scoprendo nuove sfaccettature del mondo che la circonda e lo sguardo di diverse generazioni di donne lavoratrici che hanno trascorso tutta la loro vita in un ambiente agricolo.
Per informazioni: Instituto Cervantes di Roma: tel +39 06 8537361; Casa del Cinema: tel +39 06 40401604 -Sito: https://roma.cervantes.es/it/












