In una città senza nome, avvolta da ombre e silenzi, sorge un palazzo fatiscente che diventa rifugio di quattro anime in fuga. È in questo scenario sospeso che prende vita HAVEN, il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Vittorio Adinolfi, un’opera che fonde elementi di fantascienza, noir e introspezione esistenziale in un racconto corale sul bisogno di nascondersi e sul mistero del suono come memoria comune. Bruno, un detective privato ormai logorato da un caso senza indizi (interpretato dall’attore Lucio Celaia); Nox, un androide autodidatta in fuga dal proprio creatore (l’attore Paolo Gentile); Elena, una giovane sopravvissuta a una setta apocalittica (l’attrice Emanuela Ciotola); e Argon, un supereroe dimenticato dal mondo che aveva promesso di salvare (l’attore Corrado Conte). Quattro vite che non si sfiorano mai, ma condividono lo stesso spazio e gli stessi rumori: passi nel corridoio, porte che sbattono, respiri e bisbigli che confondono la realtà con la paranoia. A vegliare sul palazzo e sulle loro storie, un’unica presenza: Il Custode (l’attore Giuseppe Guastaferro). Figura enigmatica, quasi spettrale, attraversa gli ambienti comuni – le scale, l’ingresso, il tetto – come se fosse l’unico testimone di un equilibrio fragile tra solitudine e ossessione. Girato con uno stile visivo essenziale e fortemente evocativo, HAVEN è un viaggio sensoriale che interroga i confini del tempo e dell’identità, un’opera che mescola suggestioni distopiche e riflessioni intime sulla paura di essere visti – o dimenticati. Il corto, realizzato con la collaborazione di un giovane team di professionisti del cinema indipendente, sarà presentato prossimamente in anteprima nell’ambito di una selezione di festival nazionali e internazionali. HAVEN conferma l’attenzione di Vittorio Adinolfi verso un cinema visionario e d’atmosfera, capace di intrecciare linguaggi diversi e di restituire allo spettatore uno spazio di inquietudine e meraviglia.
