Anteprima nazionale per CRICK – atto unico in sei resoconti, in scena alla Sala Assoli-Moscato. Lo spettacolo, prodotto da Casa del Contemporaneo, si avvale del testo Il topolino Crick, di Francesco Silvestri e Melina Formicola, ispirato al racconto di fantascienza scritto da Daniel Keyes nel 1959, Flowers for Algernon, vincitore del premio Hugo per il miglior racconto breve nel 1960. Il racconto venne poi ampliato nel 1966 dando vita a un omonimo romanzo che vinse il Premio Nebula. Nella versione di Silvestri e Formicola, Charlie Gordon e Algernon diventano Antonio Cafiero e il topolino Crick, da cui il titolo, e il linguaggio dapprima povero e sgrammaticato e successivamente articolato e corretto del protagonista originale diventano un napoletano popolare che si evolve in una lingua italiana colta dalla dizione perfetta. La trasposizione si rivela efficace e la regia di Rosario Sparno mette in risalto i significati profondi del testo mostrando con lucidità le caratteristiche che contraddistinguono i personaggi della drammaturgia di Silvestri, di cui Antonio Cafiero, col suo deficit cognitivo e il suo essere motivato e collaborativo, è un rappresentante emblematico. Luca Iervolino offre un’interpretazione superba e al contempo misurata del protagonista: compito non facile e soprattutto suscettibile di forzature. Iervolino riesce a presentarci le tante sfaccettature del cambiamento con incisività e misura. Bene, al suo fianco, Francesco Roccasecca nel ruolo del dottore.
Semplice e originale la scena di Fabrizio Comparone divisa in nove elementi che, accompagnando il racconto, suggeriscono di volta in volta strumenti di analisi medica, registratori, lavatrici. Appropriati il disegno luci di Simone Picardi, i costumi di Alessandra Gaudioso, le musiche di Massimo Cordovani.
Pubblico entusiasta.
CRICK andrà in scena in prima nazionale al Teatro Vittoria, nell’ambito della Primavera dei Teatri, il 29 maggio.
Valeria Rubinacci