Cuore dell’Estate Teatrale Veronese, fin dalla sua nascita nel 1948, è il Festival Shakespeariano che da sempre va in scena in uno degli edifici monumentali più antichi di Verona: il Teatro Romano, custode della storia cittadina fin dal I sec. a.C., che come ogni estate rinnova la sua vocazione di spazio privilegiato destinato soprattutto alla drammaturgia e alla danza, ma anche alla musica.
Il prezioso edificio, in posizione scenografica ai piedi del colle di San Pietro, a ridosso dell’Adige, torna così alla sua funzione vitale e primaria: non mero monumento ma palcoscenico d’eccellenza per la più importante rassegna teatrale, pensata per attrarre appassionati e nuovi spettatori, con una programmazione di alto livello artistico.
Le strutture realizzate per le performance trasformano e riportano dunque uno dei più grandi teatri in pietra del Nord Italia ad essere un vivace punto d’incontro per artisti, cittadini e turisti culturali, trasformandosi, nel segno di Shakespeare, in un magico Globe Theatre all’aperto.’
Anche quest’anno dunque il legame tra le opere del Bardo e la città scaligera si rinnova nel Festival a lui dedicato grazie ad allestimenti e interpretazioni nuovissimi, mostrando l’assoluta attualità di Shakespeare nei temi, nelle riflessioni e nei personaggi archetipici resi eterni dalla sua penna, come pure la sua capacità straordinaria di affrontare il confine, spesso labile, tra la vita e il sogno.
Quattro saranno gli spettacoli legati a Shakespeare - ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI di Tom Stoppard, l’OTELLO, il RICCARDO III e LA TEMPESTA - nella rassegna che anima l’estate 2025 a Verona, promossa dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto e ha come sponsor Banco BPM, AGSM AIM, e Gruppo Vicenzi.
Quattro prime nazionali, con protagonisti d’eccezione - a ribadire il ruolo centrale del cartellone veronese nella programmazione italiana - tutte nel mese di luglio e nello scenario unico dell’antico Teatro Romano di Verona.
Travolgente sarà l’interpretazione di Francesco Pannofino - affiancato da Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli - nello spettacolo inaugurale, il 3 e 4 luglio, ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI, l’esilarante tragicommedia scritta dal commediografo inglese Tom Stoppard a partire da due figure minori dell’Amleto di Shakespeare.
Un classico ormai del teatro contemporaneo, che usa i toni della commedia e del paradosso. Stoppard, noto al grande pubblico per aver scritto la sceneggiatura di Shakespeare in love dove si intrufolava nel dietro le quinte di Romeo e Giulietta, con Rosencrantz e Guildenstern sono morti si butta a capofitto nel backstage dell’Amleto, trasformando la più grande tragedia di tutti i tempi in una farsa sull’esistenza umana.
I due fedeli amici di Amleto, chiamati a capire cosa si celi dietro la follia del principe, distorcono le prospettive e fanno crollare le certezze con l’insensatezza del loro agire, fatto di battute esilaranti, vaneggiamenti, doppi sensi, insinuazioni, giochi di parole: ruolo perfetto per il talento caleidoscopico di Pannofino, che oltre ad essere doppiatore ricercatissimo - straordinario il suo Tom Hanks con la petulante voce di Forrest Gump e l'intensa interpretazione nel film Philadelphia di Denzel Washington, ma anche voce inconfondibile di alcuni divi americani come George Clooney, Antonio Banderas, Kevin Spacey e William L. Petersen – ha saputo negli anni costruirsi una carriera cinematografica e teatrale di primo livello interpretando i più diversi ruoli.
Uno spettacolo, con la regia di Alberto Rizzi, reso ancora più esilarante dalla scelta di mescolare, in questo nuovissimo allestimento, l’umorismo inglese di Stoppard alla tradizione comica della Commedia dell’Arte, dando vita a una pièce che esplora la profonda riflessione esistenzialista/filosofica del testo originale, esaltandone la potenza comica ed emotiva.
FESTIVAL SHAKESPEARIANO
Data pubblicazione: 23-06-2025