Al Teatro Dehon di Bologna domenica 19 ottobre ore 21 in scena Max Paiella con "C'era una volta...Favole Italiane", scritto dallo stesso Max Paiella insieme a Marcello Teodonio: uno spettacolo teatrale, accompagnato da tante canzoni, per approfondire e arricchire di riflessioni semiserie la celebre raccolta di fiabe operata da Italo Calvino.Max Paiella, nota voce del “Ruggito del Coniglio” di Radio2 e di protagonista di altre trasmissioni radiofoniche e televisive, musicista di talento e attore di teatro istrionico, ci accompagna in un viaggio attraverso i luoghi delle favole italiane e dei loro dialetti, arricchito dalla sua chitarra e dalle canzoni che tanto devono al mondo delle favole.Dove sono nate, e dove sono finite le favole che abbiamo ascoltato dalla mamma la sera prima di coricarci, oppure quelle raccontate dal nonno, o quelle che abbiamo letto sul nostro primo libro, che magari è stato “fiabe italiane” di Italo Calvino?
Ebbene tutte le favole di quel celebre libro non sono state scritte da Calvino ma solamente da lui raccolte e a volte arrangiate. Quando parliamo di fiabe, è impossibile capire chi ne sia stato l’autore, perché le favole nascono dalla voce di chi le racconta. E poi si sono diffuse con un meraviglioso, e sconosciuto, percorso: ad esempio di Cappuccetto rosso ce ne sono diverse versioni (una anche dei fratelli Grimm) e ne esiste una versione molto simile riportata dalla raccolta di favole romane da Gigi Zanazzo a Roma alla fine dell’800, come ci sono varie versioni delle vicende di Cola Pesce, la grandiosa leggenda siciliana, che Giuseppe Pitrè raccolse ascoltandone varie versioni dai racconti popolari, e così via. Potremmo prendere molte fiabe (tutte?) legate alla nostra infanzia e scopriremmo che sono molto antiche e che troviamo testimoniate dalle raccolte di tutta Italia, ma anche della Polonia, della Francia e della Russia. Quello che risulta è che le fiabe non hanno tempo e non hanno autori, perché, cambiate, arricchite, arrangiate su quel dialetto o su quella lingua, hanno un autore comune: il popolo. E questo è tanto vero che è sempre necessario recuperare e restituire queste fiabe meravigliose che raccontano l’Italia in un modo profondo e familiare a tutti, giacché ad ascoltarle non ci sono soltanto bambini… Non si dimentichi infatti che il meccanismo della fiaba (racconti di vicende con inizio e fine; mescolanza di elementi verosimili e inverosimili, concreti e simbolici; vicende che contengono delle “prove” per i protagonisti e una “morale”) nella sostanza viene riproposto dai moderni e attuali linguaggi delle fiction, dei cartoni animati, dei Manga, dei videogiochi.
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Dehon dal martedì al sabato, ore 15-19, oppure un'ora prima dell'inizio dello spettacolo. Biglietti on-line disponibili sul circuito Vivaticket.
Teatro Dehon - via Libia 59, Bologna Tel. 051.342934 -www.teatrodehon.it