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TEATRO DISARMATO

Data pubblicazione: 10-10-2025
 

Con Teatro Disarmato la nuova stagione del Teatro Menotti si fa atto civile e artistico. Un progetto necessario, nato in un tempo segnato da nuovi conflitti e da una crescente disumanità. Non una semplice rassegna, ma una presa di posizione. Il teatro, spazio fragile e potente, sceglie di essere voce disarmata contro ogni guerra. La rassegna attraversa epoche, linguaggi, memorie. Da Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, feroce affresco antimilitarista, a L’è el dì di mort, alegher, che raccoglie le voci dei disertori della Grande Guerra; dalle Olimpiadi del 1936, dove sport e ideologia si scontrano, a Causa di beatificazione, potente affresco femminile di violenza e redenzione. Al cuore del progetto, il Trittico della guerra diretto da Gabriele Vacis, che indaga la radice mitica del conflitto attraverso tre tragedie classiche: in Prometeo si accende il fuoco della ribellione individuale contro il potere assoluto; Sette a Tebe mette in scena la rovina della guerra fratricida; Antigone dà voce alla resistenza etica, al diritto di dire no. Tre gesti, tre dolori, tre sfide al potere che, secoli dopo, continuano a interrogarci. E poi gli incontri con quegli autori che sono testimoni contemporanei del dolore, della perdita e della lotta per la dignità umana, tra questi l’incontro La pace è il contrario della guerra? con Fernando Gentilini, Franco Pagetti, Emilio Russo e Gabriele Vacis. Modera Elisabetta Burba (Krisis.info). Il Teatro disarmato non è una rassegna, ma una scelta. Contro l’assuefazione all’orrore, contro l’indifferenza. Perché il teatro, quando è vero, non consola, risveglia. E sceglie da che parte stare.