“Di Napoli deve sparire tutto, anche le foto. Il Napolicidio continua”. È con queste parole che Marì Muscarà, consigliera indipendente della Regione Campania, interviene sulla questione della messa all’asta dell’Archivio Fotografico Parisio, un tesoro unico della memoria storica partenopea, composto da 14 mila negativi su lastra e pellicola che raccontano la storia di Napoli dal 1920 al 1994.
L’appello, lanciato dal Comitato Santa Maria di Portosalvo e dal suo presidente Antonio Pariante, ha trovato il sostegno della consigliera, che denuncia l’inerzia delle istituzioni: “Possibile che, con tutti i soldi spesi per una pseudo-cultura e pseudo-arte, non si sia trovata una formula per salvare questo patrimonio? Opere di dubbio gusto continuano ad essere acquistate, esposte e finanziate dal Comune, mentre la Regione sostiene opere cinematografiche come Mare Fuori, discutibili per il loro impatto educativo sui giovani. Eppure, nessuno ha pensato che questo archivio, che racconta Napoli com’era prima della devastazione, debba essere salvato e tutelato”. Le fotografie, che documentano momenti storici come i tram in piazza Dante, le visite di capi di Stato e reali, e scorci di una Napoli ormai perduta, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore culturale. Muscarà prosegue: “È assurdo che non si intervenga per evitare che questo archivio diventi proprietà di pochi, sottraendolo alla collettività. Chiediamo al Comune di Napoli di acquistare questo archivio e di restituirlo alla città come bene comune”.
La consigliera conclude con un appello deciso: “Non possiamo permettere che l’indifferenza e la cattiva gestione culturale continuino a privare Napoli della sua identità. Salvare l’Archivio Fotografico Parisio è un dovere morale e storico: questa città merita di preservare il suo passato, non di cancellarlo”.
Mari Muscarà: "Archivio Fotografico Parisio, il Napolicidio continua
Data pubblicazione: 06-12-2024