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ASSEMBLEA LAVORATORI STELLANTIS DI POMIGLIANO

Data pubblicazione: 06-03-2025
 

Nella giornata di oggi, nello Stabilimento Stellantis G. Vico di Pomigliano, si è svolta un’ assemblea sindacale dei lavoratori  articolata sui turni del mattino e del pomeriggio, con all’ordine del giorno: 1) condizioni di lavoro 2) discussione sulla esigua e vergognosa cifra economica, da erogare nelle prossime retribuzioni del mese di aprile, stabilita dall’Azienda e  Sindacati firmatari del relativo CCSL.                                                        
Al cambio turno alle 13:30 i lavoratori, con lo Slai cobas, si sono portati nei pressi degli uffici della Direzione Aziendale, contestandola per la ridicola cifra economica di circa 670 euro lorde, stabilita con il PDR (premio di produzione) per il 2024.
Parte della contestazione  a muso duro dei lavoratori e dello Slai cobas è stata indirizzata verso l’Azienda, ritenuta responsabile delle penalizzanti condizioni economiche, derivate da anni CIG e di salari miseri, rese ancora più gravi dalle ridicole  cifre che l’Azienda ha deciso di destinare ai lavoratori con il prossimo PDR. Ancor più umiliante risulta questa scelta aziendale, se si pensa alle scandalose cifre astronomiche distribuite in dividendi ai soci, nonché alla erogazione di un premio di uscita di decine milioni di euro, riconosciuta al dimissionario A.D., tale Tavares, per gli “strepitosi risultati ottenuti” (sic !).
La contestazione, però, non ha escluso affatto le sigle sindacali firmatarie del CCSL,  Fim – Uilm – Fismic – Ugl – Aqcf, anzi a loro  sono state riservate  pesanti contestazioni per il ruolo collaborazionista e consenziente assunto verso l’Azienda, ruolo che negli anni ha determinato la sostanziale perdita dei diritti.
Ciò, infatti, ha significato l’acuirsi delle ristrettezze economiche, un aumento dei ritmi di lavoro a livelli  insostenibili, un incalzare delle patologie psicofisiche correlate. Oltre ad una mirata distruzione degli spazi di democrazia, da parte dei soggetti aziendali, sindacali, politici, istituzionali, finalizzata ad ingabbiare le legittime lotte dei lavoratori, con le quali si sarebbe potuto contrastare il declino sociale in cui li hanno premeditatamente precipitati sia in fabbrica sia nel sociale (sanità, scuola, pensioni, trasporti, ecc.).
Nella settimana scorsa il malumore dei lavoratori, maturato già per condizioni insostenibili di lavoro, è esploso per la miseria economica destinata al PDR,  goccia che ha fatto traboccare il vaso, dando il via a scioperi molto partecipati. La legittima indignazione, che ha spinto i lavoratori a scioperare in massa, non può rappresentare in alcun modo una manovra con cui azzerare e quindi blindare le imperdonabili corresponsabilità dei sindacati collaborazionisti.
In merito il Coordinatore provinciale di Slai cobas Napoli, Emanuele Buono, ha ridicolizzato il comunicato del 27 febbraio delle sigle sindacali firmatarie del CCSL, che esprimeva “una vergognosa commiserazione, nonché una notevole faccia tosta”, comunicato con il quale si dicevano dispiaciuti per il miserrimo valore del PDR e si rammaricavano come siano sempre i lavoratori a pagare a caro prezzo le scelte fallimentari di Amministratori Delegati.   
Quegli stessi A.D. che pure avevano plaudito ed osannato fin dall’insediamento e fino all’altro ieri !!!!
Lo SLAI-Cobas continuava poi a fare riferimento al citato comunicato sindacale, sottolineando le dichiarazioni testuali con cui si prometteva un fantomatico impegno/obbiettivo, destinato a modifiche nel rinnovo del nuovo contratto, giusto per impedire altre catastrofi economiche.
Quale penoso significato  possano avere tali impegni è una valutazione che affidiamo alla Classe operaia.

Per il coordinamento provinciale
Slai-Cobas di Napoli
Luigi Aprea