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RIAPRE AL PUBBLICO LA GROTTA DI DIANA A VILLA D'ESTE, TIVOLI

Data pubblicazione: 16-04-2025
 

Il 6 maggio 2025 riapre a Villa d’Este la Grotta di Diana, dopo circa mezzo secolo di chiusura al pubblico e due anni di restauro. Grazie al profondo impegno dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ di Tivoli nella valorizzazione del proprio patrimonio e all’opera di mecenatismo di FENDI, la Grotta di Diana a Villa d’Este sarà restituita alla fruizione pubblica. Realizzata tra il 1570 e il 1572 da un’ampia equipe di maestranze e collocata a ridosso del Palazzo di Ippolito d’Este, la Grotta di Diana - dopo la chiusura avvenuta probabilmente negli anni Ottanta del Novecento - torna ad essere parte viva all’interno della Villa, dopo un attento percorso di ricerca, restauro e valorizzazione iniziato nel 2023. “Anche questo intervento si propone di esplorare e decodificare le infinite suggestioni di Villa d’Este, mettendo in luce come questo luogo continui a emanare la sua magnificente bellezza, rivelando a tratti il sofisticato progetto culturale che ne fu alla base. Con questa azione cerchiamo di contrastare la perdita e l’oblio che spesso contraddistingue il nostro patrimonio e il recupero della Grotta di Diana fa sì che tale ricchezza torni disponibile alla collettività. In fondo la storia dell’arte è anche processo cognitivo che si nutre di queste ‘riemersioni’, riconfigurando presente e passato per le generazioni future. D’altronde il nucleo di una dimensione esteticamente totalizzante risponde a una necessità di disvelamento del valore dell’opera, trascolorando dalla fruizione privata alla valenza pubblica, da un piacere individuale o per pochi, a un atto concreto di generosità, volto a una condivisione di bellezza grazie al sentito supporto di Fendi” - dichiara Andrea Bruciati Direttore dell’Istituto di Villa Adriana e Villa d’Este.
 “Il restauro della Grotta di Diana a Villa d'Este è per FENDI un atto d'amore, il più recente di un percorso secolare di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, che culmina quest’anno con la celebrazione del nostro centenario. Profondamente radicata a Roma, dove dal 1925 risiedono le fondamenta e il cuore creativo della nostra Maison, quest'opera rappresenta per noi un ulteriore investimento sul futuro che parte dalla memoria del passato: un impegno volto a preservare la bellezza e la storia del nostro paese, consegnando questo prezioso monumento alle generazioni a venire” - afferma Silvia Venturini Fendi Direttore Artistico Accessori e Collezioni Uomo di FENDI. Il progetto, fortemente voluto dell’Istituto e che non avrebbe potuto concretizzarsi senza il sostegno di una Maison come FENDI con un forte legame agli enti culturali, restituisce uno spazio che racconta la storia di un luogo in cui arte e natura si fondono in perfetta armonia.


Aurelio Badolati