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San Ferdinando: Tanta poesia in Nozze di sangue nell'adattamento di Lluís Pasqual

Data pubblicazione: 21-02-2024
 
foto Parrinello

“Nozze di sangue” è un dramma teatrale nato dalla penna di Federico García Lorca nel 1933 e ispirato a un fatto di cronaca avvenuto a Níjar in Andalusia nel 1928. La storia, che toccò il cuore del poeta, è quella di una festa di matrimonio, durante la quale la sposa fuggì con un lontano parente. Lo sposo tradito li perseguitò con la sua banda: ci furono coltellate e morti. Lluís Pasqual, considerato uno dei maggiori esperti mondiali della poetica di Lorca, ne trae un adattamento personale eppure non distante dalle intenzioni del poeta. Il risultato è un dramma che, dopo il debutto in prima assoluta al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei nello scorso giugno e sull’onda di una felice tournée che ha toccato le città di Palermo, Catania, Torino, arriva oggi al Teatro San Ferdinando. La lettura di Pasqual, che firma anche la sapiente regia della pièce, inserisce musica e danze al testo originale producendo l’impressione immediata della tragedia che sta per avvenire. La musica è, infatti, ispirata al “cante jondo”, il canto scuro, quello che dà i brividi, quello che sa di passione, di terra e di sangue. La danza accompagna la narrazione, non solo nelle parti francamente coreografiche di Nuria Castejon, ma anche in una certa musicalità nella mimica degli interpreti, in movimenti che sottolineano la poesia del testo. E a proposito del testo c’è ancora da evidenziare come l’adattamento di Pasqual metta in risalto il punto di vista adottato da García Lorca che non è quello degli amanti, ma quello delle vittime, le donne, la madre dello sposo e la sposa, interpretate entrambe da una straordinaria Lina Sastri. Seppure non sempre chiara nell’espressione a tratti concitata, tanto che qualche parola non arriva allo spettatore, c’è però da dire che l’attrice ha il merito di vestire i suoi personaggi di passione e di cuore che - questi sì - arrivano intatti al pubblico. Al suo fianco un cast di bravissimi interpreti: Roberta Amato (sposa di Leonardo), Giovanni Arezzo (sposo), Ludovico Caldarera (vecchio), Alessandra Costanzo (vecchia), Elvio La Pira (uomo), Gaia Lo Vecchio (donna), Giacinto Palmarini (Leonardo), Floriana Patti (donna), Alessandro Pizzuto (uomo), Sonny Rizzo (uomo), e dai musicisti Riccardo Garcia Rubì (alla chitarra), Carmine Nobile (alla chitarra), Gabriele Gagliarini (alle percussioni). Lo spettacolo, dunque, è toccante, travolgente, appassionante. Il merito di tanto successo va ascritto anche alla coinvolgente scena di Marta Crisolini Malatesta, ai bei costumi di Franca Squarciapino, alle suggestive luci di Pascal Merat. Applausi scroscianti.

 

Valeria Rubinacci