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Ottima prova d'artista per Lucianna De Falco in Fu Lumena.

Data pubblicazione: 16-04-2024
 

Per la rassegna teatrale VomerOff, dopo i successi di Francesco Silvestri; Isa Danieli; Giuseppe Gaudino; Daniela Ioia; Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco e Cosimo Alberti, ancora un tutto esaurito per la Sala Ferrari con Fu Lumena, scritto e diretto da Salvatore Ronga per l’interpretazione di Lucianna De Falco.
Lumena, il personaggio di questo atto unico, si ispira alla notissima Filumena Marturano di Eduardo ma rispetto a quest’ultima presenta molte, sostanziali differenze. La troviamo allettata, in una casa di cura, nei suoi ultimi momenti. Lumena, diversamente da Filumena, non riesce a portare a termine l’inganno che avrebbe dovuto assicurarle il matrimonio, non riesce a far leva sui figli di cui non sa più nulla e alla fine si troverà sola a parlare con i fantasmi della sua vita. È una donna sconfitta, che si sente vittima della società e della cattiveria degli uomini e, per questo, incattivita a sua volta, dominata da un odio che la paralizza. Filumena, al contrario, pur essendo una donna provata, è determinata, dignitosa, è una lottatrice, una donna che sceglie il suo futuro tanto che, dopo il fallimento del matrimonio ingannatore, va via mentre Lumena resta.
Altra fondamentale differenza è nel linguaggio. Lumena usa quello con cui oggi viene proposto certo sottoproletariato in odore di camorra: quello per cui il turpiloquio è un intercalare, la volgarità un modo di essere e di pensare. Una forma di espressione, dunque, lontanissima dalla lingua di Eduardo. Non mancano le citazioni se pur adoperate in contesti diversi da quelli originali: dall’ossessivo “fuitevenne” al notissimo “così, così, così.”
Di Lucianna De Falco non si può che tessere le lodi. Passa con disinvoltura e tecnica eccellente da un personaggio all’altro; costruisce la personalità della protagonista con una recitazione mimica, corporale, completa; riesce a catturare l’attenzione del pubblico e a conquistarne sentimenti di empatia. Gli entusiastici applausi finali sono tutti per lei.

Valeria Rubinacci