Presso il Circolo Artistico Politecnico di Napoli, si sono tenuti i primi due appuntamenti del ciclo "Incontri sul dialetto" a cura del Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano nell'ambito della Fondazione Campania Festival. Lo scopo di questo ciclo di incontri, che andrà avanti fino a maggio 2024, è analizzare il dialetto in vari ambiti: scolastico, teatrale, storico, cinemato-grafico, letterario, musicale, toponomastico e culinario. In particolare i primi due incontri, rivolti prevalentemente ad un pubblico di insegnanti, ma non solo, hanno affrontato il tema di come si pone il dialetto in ambito scolastico e quale prospettiva o spunto di riflessione esso può offrire. Se in passato il dialetto era praticamente bandito nelle scuole, in epoca attuale è stato rivalutato per cercare di conoscerne la storia e l'etimologia passando anche attraverso le onomatopee. A proposito di suoni, nel secondo incontro è stato messo in rilievo il rapporto che intercorre tra "il suono dei sensi" ed "il senso del suono" della parola dialettale in ambito teatrale nella scrittura drammaturgica di Ruggero Cappuccio, celebre scrittore e regista, nonchè direttore artistico della Fondazione Campania Festival. Infatti la scrittura di Cappuccio ben si presta a questo "gioco" di suoni nella cui partitura al posto delle note irrompono le parole: italiane, napoletane e siciliane. Ora non ci resta che aspettare i prossimi incontri per approfondire l'interessante argomento.
Per sapere le date degli incontri e per maggiori informazioni si rimanda al sito internet www.fondazionecampaniadeifestival.it
Sara Buccaro
