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UN'INSTALLAZIONE PER RICORDARE

Data pubblicazione: 04-02-2024
 

Partendo dalla frase di Primo Levi “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire", al Liceo Statale Gandhi di Casoria, sede di via Torrente, è stato ideato e realizzato dalle professoresse Pina Della Rossa, docente di Storia dell'Arte, e Annamaria Gambuti, docente di Storia e Filosofia, un progetto volto alla sensibilizzazione degli alunni sul tema della memoria, nel giorno dedicato al ricordo delle vittime dell’Olocausto. Si tratta di un’installazione artistica tridimensionale, raffigurante la sagoma di un uomo senza identità, al centro della sfera vitruviana, e recante le parole dello scrittore. Alla realizzazione del progetto, con le due professoresse, hanno partecipato molti alunni e il docente Pino Napolitano che ha collaborato attivamente. La giornata internazionale in memoria dell’Olocausto, istituita in Italia nel 2000, ci fa ricordare ogni anno la tragedia, nella quale sono morti, ingiustamente, più di 15 milioni di civili, tutti noi, il 27 gennaio, rendiamo omaggio a coloro che sono morti da innocenti, per ignoranza, avidità, indifferenza e odio. Nell’installazione si legge chiaramente la frase di Primo Levi, realizzata con lettere di legno dipinte con colore acrilico rosso scarlatto, sfumate con il nero e petali rossi essiccati. Il tutto incollato sulla struttura sferica di legno, situata nel corridoio della scuola, ben visibile a tutti, nella quale è posto al centro la sagoma dell’uomo “anonimo” intagliato su cartone robusto e rivestito da nastri di raso bianchi e neri, che richiamano il pigiama a righe indossato dai deportati.