S’è chiuso sabato con L’Eurovision il Song Contest 2024 che ha visto vincitore Nemo per la Svizzera con il suo gonnellino tipo tennis gli mancava solo la racchetta! Con il brano “The Code”
Come diceva una nota pubblicità di moltissimi anni addietro “Basta la parola” (l’esclamava Tino Scotti mentre mostrava lo scatolino che reclamizzava una nota marca di… digestivi) e mi riferisco al nostro titolo. Non c’è piaciuto assolutamente ‘sto Contest, musica assordante, coperta dalle esibizioni coreografiche dei cantanti impegnati nei balletti studiati apposta per rendere al meglio il brano presentato. C’è sembrato un grande carrozzone, un circo più che un festival, dove i concorrenti in gara hanno sfoggiato abiti e mise stroverse per farsi notare (come il vincitore in gonnellino), compreso il tipo ‘senza mutande’ almeno ci avesse mostrato il pisello… tanto per assistere a qualcosa di… diverso, data la carenza di appel dei brani. Ci aspettavamo dalla Maionchi qualche sua colorita espressione, ma è stata politicamente correct per ovvie ragioni, e si è limitata ad esprimere pareri ‘senza infamia e senza lode’. Dove è andata a finire la musica? Ci piacerebbe saperlo. L’Angelina Mango è arrivata al settimo posto con la sua ‘Noia’, ‘monocoli in terra cecorum??!!’. Il momento migliore? Quando hanno celebrato gli Abba e la loro “Waterloo” perlomeno qualcosa da ascoltare.
Non vogliamo infierire ulteriormente su una serata da… dimenticare. Come le assurde contestazioni ed i cortei per le strade di Malmo, deliziosa cittadina svedese che abbiamo visitato molti anni fa.
Aghe
