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AL VIA LA DEL 74ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO

Data pubblicazione: 07-02-2024
 

Archiviata alle due di notte la prima serata del Festival di Sanremo con la classifica della Sala Stampa, ecco la top five dei giornalisti: Loredana Bertè, Angelina Mango, Annalisa, Diodato e Mahmood. Comincia già a prospettarsi un’edizione tutta al femminile, è il caso di dire che le donne hanno una marcia in più. Vincitore assoluto il primo coconduttore, Marco Mengoni, bravo, elegante, emozionato, spontaneo, divertente, ironico, disponibile, quando ripropone Due Vite, la canzone vincitrice della passata edizione, fa venire i brividi a tutti. A sorpresa il ritorno, molto apprezzato, di Zlatan Ibrahimovic, commovente la toccante lettera della mamma di Giogiò, il musicista di 24 anni dell'Orchestra Scarlatti Young, ucciso lo scorso agosto a Napoli, che ha ricordato il figlio e ha fatto un appello perché trionfi la Giustizia, esilaranti i momenti di Fiorello e il suo Aristonello, soprattutto quando srotola un mega mantello di 25 metri con la scritta “Ama, pensati libero: è l’ultimo”. Molto sentito il ricordo di Toto Cutugno, il cantautore che ha partecipato quindici volte al Festival di Sanremo vincendolo nel 1980. L’orchestra lo omaggia suonando "Gli amori" con le immagini in bianco e nero del cantautore scorrono che scorrono sul telo dell'Ariston. Amadeus ricorda anche Roberto Rossi, il discografico, musicista e direttore d'orchestra scomparso a maggio dell'anno scorso. La serata si apre con l'inno della fanfara del IV reggimento dei carabinieri a cavallo, sul green carpet, con il cane mascotte Briciola. La gara inizia con Clara, vincitrice di Sanremo Giovani, la Crazy J di Mare Fuori, e la sua “Diamanti grezzi”, una prova impegnativa ben riuscita con un ritornello convincente, e prosegue con Sangiovanni, nuovo look per un brano, “Finiscimi” che racconta un pezzo di vita vissuta, Fiorella Mannoia, che, vestita di bianco e a piedi nudi, ruba la scena e il palco e con la sua “Mariposa” porta un inno femminista contro la violenza di genere, in modo ritmato e dal sapore latino, che il pubblico accompagna con le mani e regala una standing ovation, La Sad, un trio melodico che al primo impatto sconcerta e turba gli spettatori, “Autodistruttivo” è un pop punk su un tema delicato, il suicidio, Irama con un look particolare e indovinato si presenta con “Tu no”, un brano difficile ma ben interpretato, Ghali con “Casa mia” affronta il tema migranti, ma delude un po’. E ancora, i Negramaro, la band salentina con “Ricominciamo tutto”, testo e musica di Giuliano Sangiorgio, dominano il palco e lo fanno con un testo bello, emozionale e di grande effetto, Annalisa con la sua “Sinceramente”, un pezzo orecchiabile, ballabile e accattivante, Mahmood ci sorprende con la sua “Tuta gold” piena di suoni esotici, beat urban e ritmi intensi, Diodato, elegante e di classe con il suo completo bianco, interpreta benissimo una ballad impreziosita dal corpo di ballo, Loredana Bertè centra in pieno la canzone, “Pazza”, l’interpretazione e il look mostrando una grinta rock a 73 anni. È la volta del chiacchieratissimo Geolier con il brano “I p’me tu p’te”, un testo urban e neomelodico, sorprende tutti, seguono Alessandra Amoroso che con “Fino a qui” è la prima volta in gara, e l’emozione trattiene un po’ la sua esibizione, The Kolors con “Un ragazzo una ragazza” portano sul palco il funky e il black con dei ritmi che faranno sicura presa, Angelina Mango mantiene le voci da superfavorita e con “La noia” canta, balla, sorprende e coinvolge con un piglio da artista navigata, Il Volo non sbaglia con “Capolavoro”, l’avellinese Big Mama, look dark, testo meraviglioso, convince con la sua “La rabbia non ti basta”, i Ricchi e Poveri, con l’ironia che li contraddistingue, si presentano infiocchettati di rosso e infiammano il pubblico e la scena, Emma, new version, e la sua “Apnea” conquistano, Renga e Nek, per quanto veterani del Festival, con “Pazzo di te”, deludono le aspettative, Mr Rain con “Due altalene” coniuga dolcezza e teatralità e fa presa subito su tutti, i Bnkr44 con “Governo punk sono divertenti e alternativi, Gazzelle con “Tutto qui” presenta una ballad delicata e struggente, Dargen D’Amico con “Onda alta” porta sul palco un tema serio, i migranti, su musica techno dance e con un ritornello coinvolgente, la sua esibizione termina con un appello pacifista, un’emozionatissima Rose Villain sorprende con la sua “Click Boom”, Santi Francesi ovvero Alessandro De Santis, fa la sua bella figura con “L’amore in bocca”, Fred De Palma con “Il cielo non ci vuole” non ci entusiasma più di tanto, Maninni risulta convincente con “Spettacolare”, Alfa con “Vai” fa svegliare tutti con i suoi ritmi, chiude la kermesse Il Tre con “Fragili”. Amadeus, per la quinta volta al timone del Festival, ha centrato il suo obiettivo. Tra gli ospiti la campionessa di sci Federica Brignone, Daniela Di Maggio, mamma di Giovan Battista Cutolo, a Piazza Colombo c'è Lazza, mentre a bordo della nave Costa Smeralda ci aspetta il rapper Tedua, che si è esibito in uno dei suoi brani più famosi, "Redlight".

                                                                                                                                                                                                  Antonio D'Addio