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TEATRO SANNAZARO: IL BARBIERE DI SIVIGLIA musiche di Gioacchino Rossini

Data pubblicazione: 28-02-2024
 
Barbiere di Siviglia

Il conte d’Almaviva ama la bella Rosina e vuole sposarla, ma don Bartolo, tutore della giovane, farà tutto il possibile per impedire queste nozze, con l’aiuto del prezzolato Basilio. Per fortuna i due innamorati possono contare, a loro volta, sull’aiuto di Figaro, il più famoso barbiere di Siviglia, ben conosciuto per la sua capacità di risolvere situazioni ingarbugliate. Equivoci, travestimenti, situazioni paradossali in uno spettacolo allegro e colorato che fa rivivere, in un’inedita chiave moderna, i personaggi creati da Pierre de Beaumarchais e resi immortali dall’omonima opera di Gioacchino Rossini.
Sono trascorsi più di 150 anni dalla morte di Gioacchino Rossini, uno dei più importanti musicisti italiani, autore, tra l’altro, di immortali melodrammi ed indimenticabili opere buffe, tra le quali spicca, senza dubbio, “Il Barbiere di Siviglia”, che, con l’iniziale titolo di “Almaviva, o sia l'inutile precauzione” debuttava al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816. Il libretto, scritto da Cesare Sterbini, si ispira piuttosto fedelmente all’opera originale di Pierre de Beaumarchais, dalla quale era già stato tratto un’altra opera buffa di Giovanni Paesiello su libretto di Giuseppe Petrosellini, e, dopo un breve conflitto fra le due opere, nel quale pareva dovesse avere la meglio l’opera di Paesiello, quella di Rossini riuscì a surclassarla, diventando una delle opere più rappresentate al mondo, ed il suo successo ancora oggi, dopo oltre due secoli, resta immutato.
L’Opera Lirica italiana è stata nei mesi scorsi dichiarata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Il progetto POPERA, ideato da Gianmarco Cesario, è concepito proprio con l’intento di avvicinare i giovani a questo genere, che spesso rischia di risultare troppo lontano dal loro mondo visivo ed uditivo, attraverso un’attualizzazione dei testi e delle musiche queste ultime riarrangiate dal maestro Mariano Bellopede in suoni che vanno dal rock ( “Largo al factotum”), la ballad romantica (“Se il mio nome”), il pop elettronico (“Io son docile”) fino alla dance (“La calunnia”), in una multicolore esplosione di suoni che intende coinvolgere ed appassionare il pubblico di neofiti e divertire quello degli appassionati.

con Gennaro Ciotola, Vincenzo Iengo, Carlo Liccardo, Francesco Luongo, Laura Pagliara
danzatore Matteo Carbone
coreografie Enzo Padulano
scene e costumi Melissa De Vincenzo
assistente alla regia Carlo Liccardo
organizzazione Gianluca Corcione
ideazione progetto e regia Gianmarco Cesario