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Teatro Basilica di Roma: Rimbambimenti

Data pubblicazione: 26-02-2024
 
foto Laila Pozzo

Sarà in scena al TeatroBasilica dal 27 febbraio al 3 marzo 2024, ANDREA COSENTINO, con lo spettacolo “Rimbambimenti” di e con Andrea Cosentino; drammaturgia sonora e musica dal vivo Lorenzo Lemme. Produzione Cranpi.
Un progetto performativo e musicale, fatto di composizioni e improvvisazioni, azioni e digressioni surreali ed estemporanee, giocando con i paradossi della fisica posteinsteiniana e le défaillance della memoria. Rimbambirsi: vecchiaia e infanzia che si ricongiungono, tra perdita del passato e ignoranza del futuro. Questa metafora si concretizza poeticamente sulla scena con l'irruzione di una marionetta a grandezza umana, manipolata in stile bunraku, che ha le fattezze del performer invecchiato e rugoso, ovvero l'incontro con il proprio doppio anziano come illuminazione poetica sulla reversibilità del tempo.
Una performance che parte come una conferenza sul tempo da parte di un fisico affetto da demenza senile e si trasforma man mano in un concerto spettacolo che, tentando di allinearsi alle concezioni di tempo e materia indicate dalla scienza contemporanea, smonta inevitabilmente l’ordine stabilito, il funzionamento del racconto, la possibilità di un prima e un dopo, le logiche causali, producendo anche in chi guarda una sorta di temporaneo rimbambimento che è la porta di accesso a questo viaggio filosofico-musical-sentimentale. Tra spiegazioni scientifiche e discorsi a vanvera, il performer dimentica progressivamente la sua parte, cerca di ricostruirla attraverso appunti e oggetti sulla scena dei quali fatica a ricordare l'utilità, si barcamena a costruire una funzione plausibile alla propria presenza, fino a perdere ogni cognizione di cosa sia lì a fare e chi siano quelle persone che l'osservano, in un processo inarrestabile verso la dissoluzione e l'entropia.
Ad accompagnarlo, un percorso musicale inizialmente rassicurante come una ninnananna e riconoscibile come un ritornello, che progressivamente si complica attraverso il sommarsi di campionamenti, poliritmie e loop-music, abbandonando il ritmo, la melodia, l'armonia, per immergere lo spettatore in un'esperienza sonora che ambisce a creare la libertà di un ascolto al di là di ogni schema. Il risultato è una conferenza esplosa, un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, rigore scientifico e parole in libertà, una clownerie senescente in salsa punk.


Aurelio Badolati