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SCOMODE VERITÀ E 3 STORIE VERE

Data pubblicazione: 22-03-2024
 

Uno spettacolo insolito, originale, coinvolgente e particolare, da vedere assolutamente: avete tempo fino a domenica 24 marzo per vedere, al teatro Acacia, Giampaolo Morelli con il suo spettacolo “SCOMODE VERITÀ E 3 STORIE VERE”, scritto dallo stesso Morelli e Gianluca Ansanelli, con la partecipazione del maestro Sergio Colicchio. Si tratta di un comedy speech attraverso cui l’attore si racconta, senza peli sulla lingua e senza filtri, al suo pubblico: un monologo irriverente, caustico, pungente, a tratti divertente, a volte cattivo, ma sempre maledettamente sincero. Le 101 scomode verità, infatti, altro non sono che un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano. A volte si tratta di fulminanti considerazioni, quasi degli aforismi in grado di fotografare la realtà sotto una luce nuova o paradossale, altre volte invece le riflessioni si fanno più discorsive e articolate o magari intime e profonde. Morelli, attore, sceneggiatore, conduttore televisivo, scrittore, doppiatore, regista, immerso in una bella scenografia, che riproduce un salotto domestico, a luci diffuse, accompagnato da un’indovinata musica di fondo eseguita da Colicchio, racconta 3 storie personali, tre aneddoti di vita vissuta che offrono al pubblico un ritratto inedito, confidenziale e più umano del noto attore. Lo spettacolo inizia con il nostro Giampaolo che entra dal fondo della sala e non dal palco, segno evidente di uno show sui generis e della volontà del protagonista di interagire con il pubblico rompendo la classica quarta parete. Così, prima dello spettacolo Morelli scherza sul mondo dei social coinvolgendo le persone in sala in un simpatico gioco, due persone con più follower devono fare una storia, postarla e vedere, poi, nel corso della serata, chi riceve più like. Un’evidente ironia sull’uso spasmodico che facciamo dei social e sulla mania che abbiamo di pubblicare e fare selfie per condividere con gli altri la nostra vita. Subito dopo, tra battute, gag, risate, aneddoti, citazioni, aforismi sarcastici,  e ricordi inizia la vera e propria piece, in cui l’attore, in una veste inedita e in modo ironico e scanzonato, racconta tre storie vere che lo riguardano, a partire dalla dislessia, di cui è affetto, e poi la sua infanzia, la scuola, le maestre non sempre carine con lui, la sua enorme, tremenda timidezza, i suoi problemi intestinali, la sua giovinezza, i raggiri – è stato vittima del classico pacco napoletano – la paresi e le curiosità avvenute durante la registrazione del mitico Ispettore Coliandro e del film Ammore e Malavita dei Manetti Bros. Morelli diverte e si diverte, ride e fa ridere, riflette e fa riflettere sulla realtà quotidiana, partendo da tre sue storie vere attestandosi un autentico mattatore, padrone del palcoscenico e della platea e felice di trascorrere un’ora e mezza con la gente che lo ama tanto. E il pubblico apprezza moltissimo, applausi a scena aperta alla fine, manifestazioni d’affetto e la consapevolezza di aver fatto bene il proprio lavoro. Si replica fino a domenica 24 marzo. 

                                                                                                                                                                                                    Antonio D'Addio