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Piccolo Bellini: En Abyme di Tolja Djoković

Data pubblicazione: 18-04-2024
 
Fabiana Iacozzilli

Il testo di Tolja Djoković narra il tentativo da parte di James Cameron, da un lato e quello di Una bambina/Donna, dall’altro di riportare in superficie pezzi di un abisso inesplorato. Per quanto riguarda Cameron la sfida è quella di scendere nell’abisso Challenger – nel cuore della Fossa delle Marianne – luogo dove nessuno prima di lui era mai arrivato e tentare di riemergere con delle certezze circa quel mondo sconosciuto. Per quanto riguarda la discesa della bambina/donna, il viaggio nella sua profondità fa riemergere pezzi di vita, squarci di un passato vissuto con un padre e forse anche rimosso, momenti di solitudine accompagnati dalla sola visione del film Titanic di James Cameron. En Abyme è un gioco di rispecchiamenti, un testo prismatico che lavorando sulla struttura ad effetto Droste ribalta continuamente il punto di vista sulle vicende narrate e ci fa interrogare su chi siamo, chi ci guarda e su cosa siamo in grado di far tornare alla luce di noi stesso. L’intento della regia è quello di accompagnare lo spettatore in queste due immersioni, di porsi come sguardo ulteriore su una discesa che, mentre precipita dentro un abisso grotta che ricorda il ventre materno, si fa soprattutto ricerca ostinata di un padre, di una relazione con il paterno, della volontà di essere visto e riconosciuto dal padre. Lo spettacolo, attraverso un dialogo constante tra il dispositivo drammaturgico a quattro voci – L’occhio della telecamera, La fossa delle Marianne, Il documentario e Le didascalie – e il dispositivo scenico che, come fosse un film da vedere e rivedere alla ricerca di una traccia, mette al centro della narrazione le immagini proiettate della vita della bambina/donna, si interroga sulla possibilità di cogliere in un fotogramma della nostra vita una connessione tra un dentro e un fuori, sulla possibilità di riemergere vivi dalla Fossa delle Marianne presente in ognuno di noi.
Fabiana Iacozzilli

Durata: 55 min
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